Sabato sera, al tramonto del sole. La sala d’esposizione del complesso comunale “Il Cortile” di Berazategui è affollata di pubblico che ammira le opere su tela e foto plastica dell’artista Maria Cristina Criscola, presentate nella mostra che sta per essere inaugurata. Improvvisamente qualcuno incomincia a cantare e, nella sorpresa generale, gli altri si uniscono al coro. Sono i membri del Coro del Municipio di Berazategui che, con i loro canti, danno inizio all’inaugurazione. Alcuni sono al pian terreno, altri nel soppalco, e la melodia riempie tutto lo stabile. A seguire i discorsi rituali e il brindisi.
Il catalogo della mostra – che riunisce opere dal 1978 al 2012 – dice: “Incontrare l’eterno nella marea del futile” e, come dice il curatore, Dott. Claudio Villareal, “È, nel contempo, presenza e spogliamento. È lo spirito della materia. Davanti alle sue opere, “tacere è abbastanza azzeccato”, come diceva Rothko. Le grandi dimensioni delle sue tele ci mettono in contatto con questo TUTTO che abita in tutto. Con questo spirito che prevale, che è il contenuto della materia alla quale dà forma, liberandola nella luce. I colori sono più che dei mezzi, più che dei simboli. Il bianco, il nero, il rosso …”.
Potremmo dire che la vita di Maria Cristina Criscola è ricca sia nella ricerca della crescita umano artistica, che in quella spirituale. Infatti le sue opere accompagnano questo processo nella ricerca della luce, come lei stessa dice: “Non mi sono mai posta un modello come stile; per me dipingere è andare incontro al mistero. Cerco di essere rigorosa con le tecniche; nello stesso tempo, cerco di approfondire lo spogliamento per arrivare all’intimità più profonda di ciascuno”.
L’artista è nata nel 1943 a Buenos Aires. Nella decade del ’70 esce dalle Scuole delle Belle Arti “Manuel Belgrano”, “Prilidiano Pueyrredón” e Ernesto de la Cárcova” come Professoressa Nazionale Superiore di Dipinto, Specialità Dipinto Murale. È stata docente fino al 2007 (direttrice negli ultimi 10 anni) della Scuola delle Belle Arti “Manuel Belgrano”.
Nel 1989 nella Facoltà delle Belle Arti dell’Università Complutense di Madrid, assiste al corso di Dottorato “Colore, Forma e Contenuto”.
In seguito si succedono molteplici esposizioni e mostre in Argentina e in altri paesi.
Momenti importanti per la Criscola sono i lunghi periodi al Centro Ave Arte, a Loppiano (Firenze, Italia), durante i quali realizza diversi progetti di vetrate e porte per chiese. A coronamento di questa esperienza il bozzetto e la realizzazione, nel 2004, della porta principale del santuario della Diocesi di Fiesole intitolata a Maria Thèotokos (madre di Dio) sempre nella Cittadella di Loppiano (Firenze, Italia).
Criscola ha anche un suo atelier, “Il Bello”, nella Mariapoli Lia (O’Higgins, Buenos Aires).
La mostra che percorre tutta la sua produzione artistica rimarrà aperta fino al 7 ottobre.