Editoriale

IL POSTO DEI CARISMI NELLA CHIESA – di Piero Coda – Quale posto hanno nella vita e nella missione della Chiesa i movimenti e le nuove comunità ecclesiali e, più in generale, quei carismi che il Concilio definisce “grazie speciali” e “doni straordinari”? Giovanni Paolo II, in occasione del Convegno celebrato a Roma in preparazione della Pentecoste ’98, ha voluto sottolineare che la dimensione istituzionale e quella carismatica “sono co-essenziali alla costituzione divina della Chiesa fondata da Gesù, perché concorrono insieme a rendere presente il mistero di Cristo e la sua opera salvifica nel mondo”. Nel presente editoriale si cerca di approfondire brevemente il significato e le implicazioni di quest’importante affermazione.

Nella luce dell’ideale dell’unità

LA FAMIGLIA È IL FUTURO – di Chiara Lubich – Riportiamo il discorso tenuto dall’A. a Lucerna il 16 maggio 1999, in occasione del 19° Congresso Internazionale per la famiglia: “La famiglia è il futuro”.

LA CULTURA DEL DARE – di Vera Araujo – L’individualismo che contraddistingue la modernità frutta un tipo di società chiusa, indifferente e inconsapevole dei bisogni e delle attese degli altri. Tale società è segnata dalla cultura dell’avere, dell’accumulare, dell’accaparrare, dell’avere, del consumare e dello sprecare. La cultura dell’avere partorisce una concezione antropologica monca, rivestita di non-valori, di sentimenti negativi. La società che ne deriva è quella “complessa” che mercifica tutta l’esistenza, incapace di instaurare rapporti interpersonali profondi. La risposta a tale cultura non può essere che la cultura del dare, una cultura che esprime la verità sull’uomo, come “homo donator”, la cui vera identità si esprime nell’essere dono in tutte le espressioni del suo vivere. L’articolo percorre le tracce della “cultura del dare” nel mistero stesso di Dio che si dona, nel suo disegno salvifico e nel messaggio evangelico. Si delineano così lo “stile” del dare e i suoi contenuti. L’articolo prosegue attingendo al pensiero dei Padri della Chiesa e, infine, viene messo in rilievo il contributo che il carisma dell’unità porta nella comprensione e nella metodologia del dare: “Guarda dunque ad ogni fratello donandoti a lui per donarti a Gesù e Gesù si donerà a te. E’ legge d’amore “date e vi sarà dato”, chè chi ama trabocca e tutto dona, sazio solo d’amare”.La cultura del dare è poi vista come il fondamento antropologico del progetto “Economia di comunione” che chiama le imprese a vivere la cultura del dare al loro interno e, poi, coi bisognosi con cui condividono gli utili.

Saggi e Ricerche

MOVIMENTI ECCLESIALI E LORO COLLOCAZIONE TEOLOGICA – di Joseph Cardinal Ratzinger – Per gentile concessione dell’A. pubblichiamo il testo del discorso da lui tenuto in occasione del Convegno preparatorio all’incontro delle comunità ecclesiali con Giovanni Paolo II in piazza san Pietro, alla vigilia della Pentecoste del 1998.

IL DOLORE, UN GRIDO VERSO L’OLTRE – di Aldo Giordano – “Il tema del dolore è bruciante e misterioso, ma inevitabile. Esso è sempre di impressionante attualità: c’è il dolore dei singoli e c’è il dolore dei popoli. A livello personale esso emerge nella sua radicalità con il volto della morte delle persone amate (…). A livello storico esso ritorna come tragedia estrema nel grido di popolazioni intere che sono esposte al destino del massacro, dello sradicamento sistematico e delle violenze più inaudite”. L’autore, con “timore e tremore”, attraverso gli strumenti della riflessione filosofica, percorre i vari livelli dell’esperienza umana implicati nella questione del dolore. Questo cammino conduce alla progressiva radicalizzazione della domanda, del “perché”. Il momento sorprendente di svolta del discorso avviene quando questo “perché”, che esplode nel dolore umano, s’incontra con il “perché” del Dio Crocifisso fuori le mura. Se la lacerazione causata dal dolore diviene per il Cristo lo spazio per l’accadere di un Amore che vince la signoria della morte, anche le ferite sperimentate dall’uomo non potranno divenire spazio del realizzarsi di un amore già segnato dall’eterno?

CHE COS’È PENSARE? UNA RIFLESSIONE ALLA LUCE DI GESÙ ABBANDONATO – di Giuseppe Maria Zanghí – Giovanni Paolo II ha ricordato che la civiltà contemporanea riuscirà a sopravvivere e a svilupparsi nella misura in cui saprà elaborare un’autentica civiltà del pensiero. L’A. si interroga su cosa sia il pensare esplorando sinteticamente alcune possibili risposte, e suggerendo infine una proposta di soluzione.

Spazio letterario

DIZIONARIETTO DI PAROLE INCOSCIENTI – III – di Giovanni Casoli
“Nuova Umanità” continua nelle sue pagine l’apertura di spazio dedicato alla produzione letteraria.

Libri

VERSO UNA IMPOSTAZIONE COMUNIONALE DELLA TEOLOGIA MORALE. L’ETICA ECCLESIALE DI STANLEY HAUERWAS – di Christian Hennecke – La teologia è in ricerca di un nuovo paradigma. Soprattutto nella teologia morale si avverte che di fronte alle esigenze del tempo di oggi è necessario un ripensamento degli stessi fondamenti del’etica. Su questo sfondo il contributo di S. Hauerwas, uno dei più importanti teologi negli USA, può dare degli spunti e delle prospettive interessanti. Nel suo lavoro egli cerca di radicare l’ethos cristiano nel vissuto della comunità. Si inserisce così nella ricerca soprattutto dei filosofi anglosassoni per oltrepassare le strette di un liberalismo sfrenato. Accogliendo le istanze del comunitarismo, la riflessione di Hauerwas porta ad un rinnovamento della stessa teologia morale fondamentale.

 

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