L’Irlanda è un Paese che conta 5 milioni di abitanti. In questo momento sta ricoprendo un ruolo importante, per la Presidenza di turno dell’Unione europea, proprio nel tempo in cui avverrà lo storico ingresso dei primi Paesi dell’Est nell’Unione. Ed è specie sui temi dell’Europa che sono stati incentrati i colloqui di Chiara Lubich con i massimi vertici della Repubblica Irlandese.

A colloquio con la Presidente della Repubblica
La Presidente, Mary McAleese, riceve Chiara al palazzo presidenziale. E’ profondamente cristiana. Nata nell’Irlanda del Nord, ha vissuto sulla sua pelle che cosa vogliono dire traumi e violenze. Programma del suo mandato è: “Costruire ponti”. I 50 minuti di colloquio tra Chiara e la Presidente sono stati intensi e hanno toccato molti aspetti, non ultimo l’Europa, e la problematica delle radici cristiane. Chiara ha avvertito con lei una profonda sintonia.

Il primo Ministro Bertie Ahern, dopo l’incontro con Chiara, ha dichiarato: “Il messaggio di oggi è molto importante per un’isola come l’Irlanda che è stata divisa, che ha una società ancora travagliata e che conta anche difficoltà religiose. Abbiamo anche parlato delle difficoltà dell’Unione europea, nella prospettiva ormai imminente di coesistenza tra culture e Stati diversi. Penso che quello che ho sentito oggi e ciò che ho letto nel passato, testimoni il grande lavoro svolto dal Movimento: mettere assieme la gente, capendo i loro problemi”.

La fraternità come categoria politica: proposta ad un gruppo di politici
Erano in 19, tra cui 10 deputati e senatori di diversi partiti. Ampia la rappresentanza dell’Irlanda del Nord, tra cui il presidente del partito SDLP (Social Democratic and Labour Party), Mark Durkan. Antonio Maria Baggio, venuto da Roma, ha presentato il Movimento politico per l’unità che prospetta a persone impegnate nelle più diverse appartenenze partitiche, la fraternità come categoria politica. L’ascolto è profondo. E’ nata una nuova speranza. Fermo il proposito di continuare ad incontrarsi.

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