Educazione e solidarietà
La pedagogia dell’apprendimento-servizio

Progetto pedagogico: riaffermare il senso di comunità e un comportamento socialmente costruttivo

Gli studi sull’educazione prosociale costituiscono un contributo importante nel riaffermare il senso di comunità, passo necessario e urgente nella società contemporanea, che vede sempre più l’affermazione di una cultura individualistica, a scapito del bisogno comunitario innato nell’essere umano. Un fenomeno in atto a livello mondiale, che ha spesso drammatiche conseguenze come l’aumento dei casi di depressione e del senso di solitudine.

Con “prosocialità” si indicano quei comportamenti finalizzati ad aiutare un’altra persona o gruppo, senza alcuna forma di ricompensa esterna. Si tratta di un modo di pensare e comportarsi socialmente costruttivi, capaci di generare una reciprocità positiva.

L’autrice
María Nieves Tapia è fondatrice e direttrice accademica del CLAYSS (Centro Latinoamericano di Apprendimento e Servizio Solidale). Dal 1997 al 2001 ha disegnato e diretto il Programma Nazionale “Scuola e Comunità” e attualmente dirige il Programma Nazionale di Educazione, Scienze e Tecnologia della Repubblica Argentina. Nel 2001 ha ricevuto dal National Youth Leadership Conference degli Stati Uniti il prestigioso premio internazionale “Alec Dickson Servant Leader Award”. Dal 1979 al 1987 è stata Vicepresidente della Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Argentina. È autrice di numerose pubblicazioni.

I tesori di Gibì e Doppiaw
Educarsi alla relazione

Un fumetto può essere educativo? Lo studio sulle strisce di Gibì e Doppiaw ne rivela lo straordinario valore pedagogico.

Il fumetto è ormai considerato strumento espressivo a tutti gli effetti, ma le strisce che raccontano le storie e i dialoghi di Gibì e DoppiaW hanno una particolarità: propongono, con semplice essenzialità, una visione positiva della vita, sotto ogni aspetto: personale, relazionale, sociale. Parlando del rispetto di sé, dell’altro, dello stupore per le meraviglie della natura, promuovendo una cultura della solidarietà, della pace, della bellezza, Gibì e Doppiaw delineano un alfabeto di valori nel quale possiamo cogliere tutta la ricchezza di un messaggio dal profondo significato educativo.

Il curatore
Michele De Beni, psicoterapeuta e pedagogista, è docente del Centro studi interculturale dell’Università di Verona. È autore di numerose pubblicazioni riguardanti le «strategie del pensiero», la prosocialità e la comunicazione. Per Città Nuova ha scritto: Comunicare per amare – Il dialogo nella vita di coppia (2005).

Contributi di: Michele De Beni; Lia de Pra Cavalleri, critica d’arte, gallerista e curatrice di musei, promotrice di iniziative culturali, che fa parte della redazione della rivista svizzera «Verifiche» e dal 1998 è direttore responsabile del trimestrale «Il Quaderno Montessori»; Alessandra Mantovani, illustratrice e fumettista, collaboratrice di numerose case editrici nel campo didattico e organizzatrice di laboratori, in particolare di fumetto, per scuole e associazioni giovanili; Leopoldo Verona, cantautore (oltre un centinaio le sue canzoni, presentate tra l’altro nei recital: ‘Semplicemente vivo’ e ‘Nuvole e sassi’), regista (di eventi internazionali, opere liriche…) e poeta.

 

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