Le condizioni di salute di Chiara Lubich sono in progressivo miglioramento. Ricoverata al Policlinico Agostino Gemelli di Roma il 2 novembre scorso per insufficienza respiratoria causata da un episodio infettivo polmonare, Chiara Lubich è stata dimessa dal reparto di terapia intensiva. Il Direttore del reparto, prof. Massimo Antonelli, ha dichiarato che “la risposta positiva alle terapie ha consentito il raggiungimento di un quadro clinico stabile e soddisfacente”. Viva è la gratitudine del Movimento per le cure prestate, per la disponibilità e la competenza del Direttore e dei suoi collaboratori.

Il 21 novembre, aveva fatto visita a Chiara il cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, dopo aver presieduto la S. Messa per l’inaugurazione dell’Anno accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Insieme ad una nuova benedizione del Papa, le ha consegnato a suo nome un rosario. Il giorno successivo Chiara Lubich ha ricevuto la visita del prof. Lorenzo Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica.

Tra i messaggi che giungono ogni giorno:

Il Capo del Governo italiano,  Romano Prodi, auspica che “il suo ‘soggiorno’ in ospedale sia molto breve”, perché – aggiunge – “c’è troppo bisogno di lei…”. Hanno scritto anche la Presidente dell’Irlanda, Mary McAleese, parlamentari europei, italiani e brasiliani di diversi schieramenti, vari sindaci, tra cui il sindaco di Roma, Walter Veltroni e Alberto Pacher, sindaco di Trento, città natale di Chiara, che esprime la vicinanza della città per la sua salute.

Il Segretario Generale del Consiglio mondiale delle Chiese, il pastore metodista Samuel Kobia, auspica che Chiara possa “riprendere le sue attività al servizio della Chiesa e del mondo”. E così il rev.do Ishmael Noko, Segretario generale della Federazione Luterana mondiale. Frère Alois, successore di Frère Roger Schutz, fondatore della Comunità ecumenica di Taizé, in una lettera ricorda la profonda comunione tra il priore e Chiara Lubich.

Espressioni di augurio e assicurazione di preghiere sono giunte dal Segretario Generale della Conferenza mondiale delle religioni per la pace (WCRP), dr. William Vendley, da amici ebrei, tra cui rabbini e personalità di Israele, Argentina e Stati Uniti. Il rabbino-capo di Roma, Riccardo Di Segni, augura “che il suo corpo sia forte come il suo spirito e possa superare questa crisi”.

Amici musulmani, indù e buddisti, in vari Paesi, pregano per Chiara, tra cui leader di movimenti e organizzazioni, come molti afro-americani, insieme al loro leader, l’Imam W.D. Mohammed e all’Imam Pasha della Moschea di Harlem (New York); dall’India, Didi Athawale, Presidente del movimento Swadhyaya Family, assicura “preghiere speciali”. Tra i buddisti, Nichiko Niwano, Presidente del Movimento giapponese Rissho Kosei-kai, invoca “la benedizione di Dio e di Buddha”, perché – scrive – “la tua leadership continui ad essere faro di speranza per milioni di uomini nel mondo”.

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