È l’esortazione di Paolo ai Corinzi che segue il grande annuncio, cuore di tutto il Vangelo: Dio ha riconciliato il mondo a sé per mezzo di Cristo (cf 2 Cor 5,19).
Sulla croce, nella morte del suo Figlio, Dio ci ha dato la prova suprema del suo amore. Per mezzo della croce di Cristo, Egli ci ha riconciliati con sé.
Questa verità fondamentale della nostra fede ha oggi tutta la sua attualità. E’ la rivelazione che tutta l’umanità attende: sì, Dio è vicino con il suo amore a tutti e ama appassionatamente ciascuno. Il nostro mondo ha bisogno di questo annuncio, ma lo possiamo fare se prima lo annunciamo e lo riannunciamo a noi stessi, sì da sentirci circondati da questo amore, anche quando tutto farebbe pensare il contrario.

“… in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”

Questa fede nell’amore di Dio non può però rimanere chiusa nell’interiorità di ciascuno, come spiega bene Paolo: Dio ha dato a noi l’incarico di portare altri alla riconciliazione con lui (cf 2 Cor 5,18) affidando ad ogni cristiano la grande responsabilità di testimoniare l’amore di Dio per le sue creature. Come?

Tutto il nostro comportamento, dovrebbe rendere credibile questa verità che annunciamo. Gesù ha detto chiaramente che prima di portare l’offerta all’altare dovremmo riconciliarci con un nostro fratello o sorella se essi avessero qualcosa contro di noi (cf Mt 5,23-24).

E questo vale prima di tutto all’interno delle nostre comunità: famiglie, gruppi, associazioni, Chiese. Siamo chiamati cioè ad abbattere tutte le barriere che si oppongono alla concordia fra le persone e i popoli. […]

“… in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”

“In nome di Cristo”, significa “al suo posto”. Facendo le sue veci, vivendo con lui e come lui, amiamoci come lui ci ha amati, senza chiusure e pregiudizi, ma aperti a cogliere e apprezzare i valori positivi del nostro prossimo, pronti a dare la vita gli uni per gli altri. Questo è il comando per eccellenza di Gesù, il distintivo dei cristiani, valido ancora oggi come ai tempi dei primi seguaci di Cristo.
Vivere questa parola significa divenire dei riconciliatori.
E così ogni nostro gesto, ogni nostra parola, ogni nostro atteggiamento se impregnato d’amore, sarà come quello di Gesù. Saremo, come lui, portatori di gioia e di speranza, di concordia e di pace e cioè di quel mondo riconciliato con Dio (cf 2 Cor 5,19) che tutta la creazione attende.

Chiara Lubich

Pubblicata in Città Nuova 1996/24, p.37, in versione integrale.

8 Comments

  • Graças a Deus encontrei quase tudo que desejava sobre Chiara … sua vida, movimento focolare, palavra de vida, musicas, etc. “Salve Mariapolis tu és a meta do meu caminhar ..,” Depois de tantos anos volto a experimentar aquela alegria comprometedora, contagiante e estimuladora que ela proporcionou às pessoas e ao mundo.

  • No es fácil pedir disculpas a las personas mas cercanas.pero en el amor de Jesús todo se puede.

  • Il distintivo dei cristiani e uomini di buona volontà è sempre l’Amore che porta gioia,speranza,concordia e pace.

  • in un mondo dove regna la cultura della ‘morte’ fa bene tuffarsi nell’amore di Dio, che solo ci da pace e misercordia per cosi poterlo dare agli altri!!! grazie
    A.P.

  • This month’s Word of Life is very impressive for me.
    Especially following sentence awakens me so I can deepen my understanding of the New Commandment.
    Jesus says ‘As the Father has loved me, so I have loved you’ (Jn 15:9). He loved us, therefore, with the very same love with which he and the Father love one another.
    And it is with this same love that we must love one another in order to carry out the ‘new’ commandment.
    ‘New’ means that it is made for the ‘new age’.
    Meditating these phrase, I take some time for self-examination how I have lived my life with unenthusiastic and half-hearted attitude.
    Chiara emphasized that modern men want to hear real life’s story to live with mutual love, not the sermon on that topic.
    From now on, thanks to the Holy Spirit we can try to carry out this New Commandment for our brothers and sisters whom God loves to the utmost extreme.

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