[…]Questa Parola della Scrittura ci dice qualcosa di così importante e vitale, da essere uno strumento di riconciliazione e di comunione.

Anzitutto ci dice che una sola è la sorgente della vita, Dio. Da lui, dal suo amore creativo, nasce l’universo e ne fa la casa dell’uomo.

E’ lui che ci dà la vita con tutti i suoi doni. Il salmista, che conosce le asprezze e le aridità dei deserti e che sa cosa significa una sorgente d’acqua, con la vita che le fiorisce attorno, non poteva trovare un’immagine più bella per cantare la creazione che nasce, come un fiume dal grembo di Dio.

Ecco, dunque, sgorgare dal cuore un inno di lode e di riconoscenza. Questo è il primo passo da fare, il primo insegnamento da cogliere nelle parole del Salmo: lodare e ringraziare Dio per la sua opera, per le meraviglie del cosmo e per quell’uomo vivente che è la sua gloria e l’unica creatura che sa dirgli:

“E’ in te la sorgente della vita”.

Ma non è bastato all’amore del Padre, pronunciare la Parola con cui tutto è stato creato. Ha voluto che la sua stessa Parola prendesse la nostra carne. Dio, l’unico vero Dio, si è fatto uomo in Gesù e ha portato sulla terra la sorgente della vita.

La fonte di ogni bene, di ogni essere e di ogni felicità è venuta a stabilirsi fra di noi, perché l’avessimo, per così dire, a portata di mano. “Io sono venuto – dice Gesù – perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza” (Gv 10,10). Egli ha riempito di sé ogni tempo e spazio della nostra esistenza. E ha voluto rimanere con noi per sempre, in modo da poterlo riconoscere ed amare sotto le più varie spoglie.

A volte ci viene da pensare: “Come sarebbe bello vivere ai tempi di Gesù!” Ebbene, il suo amore ha inventato un modo per rimanere non in un piccolo angolo della Palestina, ma su tutti i punti della terra: Egli si fa presente nell’Eucaristia, secondo la sua promessa. E lì noi possiamo abbeverarci per nutrire e rinnovare la nostra vita.

“E’ in te la sorgente della vita”.

Un’altra fonte cui attingere l’acqua viva della presenza di Dio è il fratello, la sorella. Ogni prossimo, specie quello bisognoso, che ci passa accanto, se noi lo amiamo, non si può considerare un nostro beneficato ma un nostro benefattore perché ci dona Dio. Infatti, amando Gesù in lui [“Ho avuto fame (…), ho avuto sete (…), ero uno straniero (…), ero in carcere (…)] (Cf Mt 25,31-40) riceviamo in cambio il suo amore, la sua vita, perché lui stesso, presente nei nostri fratelli e sorelle, ne è la sorgente.

Una fontana ricca di acqua è anche la presenza di Dio dentro di noi. Egli sempre ci parla e sta a noi ascoltare la sua voce, che è quella della coscienza. Quanto più ci sforziamo di amare Dio e il prossimo, tanto più la sua voce si fa forte e sovrasta tutte le altre. Ma c’è un momento privilegiato nel quale come mai possiamo attingere alla sua presenza dentro di noi: è quando preghiamo e cerchiamo di andare in profondità nel rapporto diretto con lui, che abita nel fondo della nostra anima. E’ come una vena d’acqua profonda che non s’asciuga mai, che è sempre a nostra disposizione e che ci può dissetare in ogni momento. Basterà chiudere un attimo le imposte dell’anima e raccoglierci, per trovare questa sorgente, pur nel bel mezzo del più arido deserto. Fino a raggiungere quell’unione con lui nella quale si sente che non siamo più soli, ma siamo in due: egli in me e io in lui. Eppure siamo – per suo dono – uno come l’acqua e la sorgente, il fiore e il suo seme.

[…] La Parola del Salmo ci ricorda, dunque, che è solo Dio la sorgente della vita e quindi della comunione piena, della pace e della gioia. Quanto più ci abbevereremo a questa fonte, quanto più vivremo di quell’acqua viva che è la sua Parola, tanto più ci avvicineremo gli uni gli altri e vivremo come fratelli e sorelle. Allora si avvererà, come continua il Salmo: “Quando ci illumini viviamo nella luce”, quella luce che l’umanità attende.

Chiara Lubich

 Pubblicata su Città Nuova 2001/24, p.7, in versione integrale.

9 Comments

  • sono agostino impicciche’ anni 64 nato a marsala il 13.7.1950 dopo questa breve presentazione vengo a raccontarmi un po’ di me .ho avuto la fortuna grazie ad un mio compagno di scuola del movimento dei focolarini.ne sono rimasto incantato quasi da subito anche perche’ il primo mio invito e’ stata la mariapoli di acireale alla quale ho partecipato dopo i vari raduni che si verificano settimanalmente a palermo,dopodiche’ sono stato invitato a partecipare al raduno mondialea rocca di papa prov.

  • Esta Palavra nos refontaliza em Deus. Ele é o Único capaz de matar a nossa sede. Em Jesus, Verbo Encarnado, somos capazes de entender que é possível beber desta Água que mata a nossa sede. Paz e Bem!

  • Quero ser uma associada do mov. focolarinho
    tenho grande estima e apresso pelo vosso lindo trabalho e estimo muito a fundadora , seio que estas já no véu , mora também no meu coração .gostaria de saber setem como eu me conectar com com vocês? a mesma desejá fazer uma caminhada beber da espiritualidade do mov. foc..e vivenciar tambem o carisma do mesmo. um forte abraço.

  • Quanto a come sia incarnato in noi il principio enunciato nella parola di vita del mese di novembre 2014, fa capire che chi abbia tentato di vivere al di fuori della cristianità, non vi è riuscito come il sottoscritto, perchè tutto ciò che l’uomo ha fatto dopo l’avvento di Cristo è una derivazione della Sua spiritualità.

  • Buen dia: Hace varios años que estamos con mi marido en lista de adopción en nuestro país pero no hemos podido concretar nuestro anhelo de ser padres. Hoy me llega a través de una amiga un articulo de unos padres felices que adoptaron gracias a Uds. quisiera por favor saber si nosotros podemos anotarnos?
    Gracias

    • Buen día Wilson!
      Para recibir en tu correo la Palabra de vida del mes, puedes inscribirte al “Boletín Focolar”.
      Lo encuentras en la página principal, abajo a la izquierda.
      Saludos!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *