Una santità 2.0

Focus
 

29 ottobre 2011

Il 29 ottobre ricorre la festa liturgica di Chiara Luce Badano. È passato un anno dalla sua beatificazione (25 settembre 2010), vissuta in prima persona da più di 20 mila giovani presenti a Roma per l’occasione, e da molti altri che l’hanno seguita in diretta attraverso una trentina di TV in tutte le parti del mondo.

All’Angelus, l’indomani della beatificazione, Papa Benedetto XVI ha parlato di Chiara Luce come un esempio di coerenza cristiana: “è stata per tutti un raggio di luce”[1]. E una settimana dopo ha invitato tutti a conoscerla: “la sua vita è stata breve, ma è un messaggio stupendo (…). Diciannove anni pieni di vita, di amore, di fede”[2].

Anche padre Léthel O.C.D., ha parlato di Chiara Luce al Papa e alla Curia Romana, in una delle meditazioni da lui tenute durante gli esercizi spirituali quaresimali. L’ha presentata come una delle tante “sante ragazze che hanno vissuto fino in fondo il Vangelo” divenendo così “maestra di santità” per tutti[3].

La forte testimonianza di Chiara Luce fa tornare di moda la santità: risveglia in molti giovani – e non solo – il desiderio di spendere la vita per cose grandi e, tramite la sua vita, si scopre che la santità è raggiungibile, può essere vissuta nel quotidiano. La sentono viva, una persona con la quale si stabilisce un rapporto. “Chiara Luce ci ha insegnato che anche noi possiamo amare sempre e incondizionatamente”, è l’impressione, ad esempio, di un giovane brasiliano.

Moltissime le serate e i concerti con il Musical “Life Love Light”, che si sono moltiplicati in diversi punti del mondo: Olanda, Italia, Spagna – alla GMG, con 5 mila giovani – Germania, Filippine, Indonesia, Stati Uniti, Canada, El Salvador, Colombia, Tanzania, Costa D’Avorio, Sudafrica, Libano, Egitto, Australia, solo per dire quelli di cui è giunta notizia.

Innumerevoli le richieste ai genitori, Maria Teresa e Ruggero Badano, di raccontare la storia di Chiara. In quest’ultimo anno sono stati in Francia, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Madrid (alla GMG) e in Italia, ad Assisi, Milano, Ancona (Congresso Eucaristico Nazionale), Napoli, Sicilia, Roma e altre città del Lazio raggiungendo all’incirca 18 mila persone.

La sua storia viaggia usando tutti i mezzi: oltre 30 mila copie del libro “Io ho tutto” (Michele Zanzucchi, Città Nuova, 2010), con edizioni in Brasile, Corea del Sud, Francia, Gran Bretagna, Slovenia, Spagna, Ungheria e Polonia, e oltre 15 mila di “Dai tetti in giù (Franz Coriasco, Città Nuova, 2010) con edizioni in Argentina, Francia e Spagna. Sono migliaia le copie di DVD e CD musicali sulla sua vita e sulla festa di beatificazione.

Ma è soprattutto su internet che si manifestano quanti la conoscono, oppure la scoprono nelle circostanze più impensate, e vogliono vivere come lei. La sua pagina su Facebook conta, ad oggi, più di 37 mila fan e registra molta interazione: impossibile quantificare i post, commenti, foto, condivisioni.

Il sito “Life Love Light” è un punto di riferimento per tanti che vogliono comunicare la propria scoperta delle ragioni profonde della vita di Chiara Luce e della sua felicità. Le sue ultime parole, infatti, sono state: “Mamma, ciao. Sii felice perché io lo sono”.

Testimonianza di Mattia Signori

Scheda Biografia breve

Sito della postulazione: www.chiaralucebadano.it

Sito “Life Love Light”: www.chiaraluce.org

Canale ufficiale su You Tube: http://www.youtube.com/user/ChannelChiaraLuce

Aggiornato al 29 ottobre 2011

LH – BF

Servizio Informazione Focolari – SIF


[1] Benedetto XVI all’Angelus, Castel Gandolfo, 26 settembre 2010.

[2] Benedetto XVI, Discorso all’Incontro con i giovani, Palermo, 3 ottobre 2010.

[3] P.François-Marie Léthel, O.C.D. in “La luce di Cristo nel cuore della Chiesa. Giovanni Paolo II e la Teologia dei Santi. Esercizi Spirituali con Benedetto XVI”. Libreria Editrice Vaticana. Pag. 252)

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