M. ha 26 anni. Sta bene e per il momento riesce a lavorare. Recentemente ha raccontato la sua esperienza a 50 ragazzi di una parrocchia di Bamenda, dicendo che lo faceva perché nessuno soffrisse quanto lui.
«Quando ho saputo che avevo l’Aids, ho pianto così tanto che non riuscivo più ad aprire gli occhi. Una signora si è avvicinata per consolarmi e mi ha parlato del Club. Ho pensato: non ci andrò mai. Dopo un po’, però, stavo così male che ho deciso di venire ad Akum, con la speranza di ricevere delle medicine. Ero il primo, quel giovedì mattina, ed avevo tanta paura... ...
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