Con l’azione “End Poverty Week” i Giovani per un Mondo Unito promuovono azioni concrete e una campagna Social per un mondo più equo.

“La tendenza di oggi vede il rallentamento della riduzione della povertà estrema e l’aumento della concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi. Pochi hanno troppo e troppi hanno poco. Molti non hanno cibo e vanno alla deriva, mentre pochi annegano nel superfluo. Questa perversa corrente di disuguaglianza è disastrosa per il futuro dell’umanità” Queste le parole che Papa Francesco ha indirizzato la settimana scorsa al Fondo Internazionale per lo sviluppo agricolo e che descrivono bene la situazione mondiale della lotta alla povertà.

Infatti, le cifre dettate dal rapporto Onu 2018 sulla piaga della povertà sono impietose: 821 milioni di persone nel mondo sono state vittime della fame nel 2017, 6 milioni in più rispetto al 2016 e una persona su dieci vive in condizioni di povertà estrema, cioè con meno di 1,25 dollari al giorno. Ma la povertà si può sconfiggere se si operano delle azioni tempestive. Le cause? Conflitti, malattie siccità e disoccupazione.

Dal 17 al 23 febbraio 2019, nell’ambito del percorso “Pathways of Economy, Work and Communion”, i Giovani per un Mondo Unito hanno indetto la “End Poverty Week”, una settimana di sensibilizzazione per l’eliminazione della povertà. Inserita all’interno di United World Project, essa prevede la promozione di azioni volte al superamento delle disuguaglianze a favore dei poveri di un territorio; momenti di sensibilizzazione ad una maggiore consapevolezza nel consumo; la promozione di una finanza etica. “Sogniamo un mondo in cui nessuno sia più nel bisogno e tutti abbiano la possibilità di sviluppare pienamente il proprio potenziale umano, spirituale, economico e lavorativo” – spiega Andres Piccinini, argentino, dei Giovani per un Mondo Unito.

È in programma anche la formazione di persone che vogliono impegnarsi nel progetto. Al Polo Lionello Bonfanti (Loppiano, Italia) si svolgerà una serie di incontri dal titolo Economia, Lavoro e Comunione.

La proposta punta a promuovere personalmente o collettivamente anche piccoli gesti quotidiani, azioni già in atto che localmente possano incidere sull’opinione pubblica.

Il metodo: agire e poi condividere le azioni sui social, usando gli hashtag #Pathways4unitedworld, #pathway2018, #endpoverty, #unitedworldproject, scrivono i Giovani per un Mondo Unito sulla loro pagina Facebook e Instagram.

Patrizia Mazzola

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