Aver “fretta” di andare verso l’altro, come la Vergine Maria. È questo il cuore del messaggio della prossima Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) che si svolgerà a Lisbona (Portogallo) dall’1 al 6 agosto 2023. Alcune curiosità sui preparativi.

“Cari giovani, sogno che alla GMG possiate sperimentare nuovamente la gioia dell’incontro con Dio e con i fratelli e le sorelle. Dopo lunghi periodi di lontananza e isolamento, a Lisbona – con l’aiuto di Dio – ritroveremo insieme la gioia dell’abbraccio fraterno tra i popoli e tra le generazioni, l’abbraccio della riconciliazione e della pace, l’abbraccio di una nuova fraternità missionaria!”.

È questo l’augurio con il quale Papa Francesco, dalla Basilica di San Giovanni in Laterano (Roma) si è rivolto ai giovani di tutto il mondo il 15 agosto 2022, in occasione della Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, spiegando il significato profondo del tema scelto per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù: Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39).

In tempi così difficili, in cui l’umanità, provata dal trauma della pandemia, è straziata dal dramma della guerra, l’episodio evangelico della Visitazione è la strada sulla quale si muoveranno i passi di tantissimi giovani che dall’ 1 al 6 agosto 2023, prenderanno parte a Lisbona all’incontro internazionale; un momento di grande gioia e l’occasione per poter testimoniare, meditare e condividere insieme sui passi di Maria.

Ma come procedono i preparativi di questa GMG? Ce ne parla Mariana Vaz Pato, una giovane designer di Lisbona, parte di un’équipe del Movimento dei Focolari che si occupa dell’organizzazione: Quando ho saputo che la GMG si sarebbe svolta in Portogallo, ho reagito a questa notizia con grande gioia. Ho deciso subito di far parte di questa squadra perché sentivo di poter dare il mio contributo, dedicare il mio tempo per la costruzione di questo grande evento”.

Mariana, cosa succede dietro le quinte in questo momento?
Dietro le quinte c’è molto da fare e lo spirito generale è di grande entusiasmo. In questo momento, l’attenzione maggiore è rivolta alle iscrizioni, che sono appena state aperte, e dobbiamo spargere la voce per non lasciare nessuno fuori.

La mia équipe ha lavorato su diversi momenti del programma della GMG. Una di queste è la preparazione di una catechesi proprio alla luce del carisma dell’unità e in questa fase stiamo lavorando sui contenuti legati al tema della GMG, seguendo le linee guida del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Ci stiamo occupando della realizzazione di uno stand nella Città della Gioia (Fiera delle Vocazioni), dove i pellegrini troveranno contenuti interattivi ed esperienze da tutto il mondo, legate alle varie fasi della vita di Maria e con il complesso internazionale Gen Verde stiamo preparando un altro momento – i laboratori Start Now – che si svolgeranno in un quartiere sociale, in una zona periferica di Lisbona, e culmineranno in una delle tappe del Festival della Gioventù.

Oltre al programma principale della GMG, sentiamo il bisogno di offrire un incontro post-GMG, dove i partecipanti possano fare un’esperienza di riflessione di tutto ciò che hanno vissuto durante la Giornata. L’incontro si svolgerà presso la Cittadella Arco-Íris ed è aperto a tutti coloro che desiderano partecipare.

Inoltre, siamo anche impegnati in altri gruppi per l’accoglienza dei pellegrini, la gestione dei volontari e il coro ufficiale.

Cosa significa per un giovane oggi “alzarsi” e partire in fretta?
Il tema di questa giornata ci chiama ad andare in missione, avendo come esempio Maria, che ha risposto alla chiamata di Dio. Penso che per i giovani “alzarsi” significhi essere missionari. Cioè, essere pronti a partire, a uscire da sé stessi (dalla comodità di stare seduti), per andare verso il prossimo, non rimanendo indifferenti ai problemi che esistono intorno a noi.

Anche questa GMG è affidata ad alcuni Santi Patroni o testimoni della fede, figure di riferimento che hanno in corso questo processo. Perché è così importante oggi aspirare alla santità?
Penso che aspirare alla santità sia aspirare alla felicità. Per i giovani è importante avere un modello di riferimento e i santi sono la prova che è possibile avere uno stile di vita cristiano e diverso da quello che vediamo intorno a noi. La figura che mi colpisce di più, ad esempio, è la Beata Chiara Badano. Il modo in cui ha vissuto, controcorrente e con grande fiducia in Dio, sono fonte di ispirazione e ci mostrano che è possibile farsi santi anche nel mondo di oggi.

Per maggiori informazioni visita il sito: JMJ Lisboa 2023

Maria Grazia Berretta

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