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Tra il mare Adriatico e i monti, in un angolo dei Balcani, si estende la Repubblica del Montenegro. Situata in una posizione strategica rispetto all’intera area balcanica, ha avuto una lunga, drammatica storia  per le continue dominazioni straniere contro le quali i montenegrini  si sono sempre battuti coraggiosamente,  orgogliosi della propria libertà. Dopo la seconda guerra mondiale il Montenegro è divenuta una delle sei repubbliche della federazione Yugoslava, e in seguito alla disgregazione di questa, nel 2006,  uno stato indipendente riconosciuto a livello internazionale.

In questo paese di frontiera sono presenti e si incontrano tre grandi civiltà mediterrane: cattolica occidentale, ortodossa bizantina e musulmana orientale. Ricchissimo, anche per questo, il patrimonio artistico del paese.

Il Movimento dei Focolari è presente in questo paese, dapprima con sporadici contatti personali. Nel 1986, ad esempio, alcune religiose trasmettono ad altri la nuova vita.  Poi, in conseguenza dei tanti viaggi di membri del Movimento presenti in diversi Paesi dell’ex Yugoslavia si assiste oggi ad una fioritura di varie comunità sparse ormai su tutto il territorio.

Una famiglia della capitale, ora Podgorica,  con gioia, ospita, da tempo, anche gruppi di persone per  incontri di formazione.

Dal 1993  molti partecipano alle manifestazioni organizzate dal Movimento a Belgrado in Serbia e a Krizevci, in Croazia nella cittadella del Movimento (Faro).

Vari vescovi montenegrini invitano il Movimento ad annunciare il suo messaggio nella diocesi e si stabiliscono  nuovi fruttuosi contatti.

La tappa storica più importante per il Movimento di tutto il Sud-est europeo, è stata  la venuta di Chiara Lubich nel 1999 in Croazia che ha dato una nuova luce alle realtà esistenti e ha lasciato un’impronta indelebile in tutti.

Nonostante la distanza dai centri del Movimento nelle famiglie e nei singoli si mantiene   vivo il rapporto con loro e  la fedeltà, nella vita, ‘all’ideale dell’unità’.