Esattamente 24 anni fa, Giovanni Paolo II veniva eletto successore di Pietro.
Il Papa coglie questa occasione per dire: « Affido nuovamente alle mani della Madre di Dio la vita della Chiesa e quella tanto travagliata dell’umanità. A Lei affido anche il mio futuro. »
Proclama poi « Anno del Rosario » i mesi dall’ottobre 2002 all’ottobre 2003. E spiega il senso di questo gesto: chiedere a Maria di aiutare il Popolo di Dio a « far fruttificare » le tante grazie ricevute durante il Giubileo del 2000.
Accompagnato dalla preghiera dei presenti, firma quindi la Lettera Apostolica « Rosarium Virginis Mariae », dedicata alla preghiera del rosario. Con essa il Papa invita a riscoprire « la profondità mistica racchiusa nella semplicità di questa preghiera » che, essendo soprattutto meditazione dei misteri della vita e dell’opera di Gesù, porta a « conformare sempre più la propria esistenza a quella di Cristo », parole sue.
Per sottolineare questa finalità del rosario, il Papa ha aggiunto ai misteri tradizionali altri cinque, centrati in momenti-chiave della vita pubblica di Gesù (il battesimo nel Giordano, le nozze di Cana, l’annuncio del Regno di Dio con l’invito alla conversione, la trasfigurazione e l’istituzione dell’Eucaristia), e li ha definiti « misteri della luce ».