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Creatività, impegno nel sociale, ma soprattutto un obiettivo forte, comune: testimoniare insieme che costruire un mondo unito è possibile. Ecco cosa c’è dietro alle migliaia di iniziative che dal 1° al 9 maggio, sono state promosse in contemporanea in tutto il mondo dai giovani del Movimento dei Focolari, dando vita ad una manifestazione planetaria che da dieci anni prende il nome di “Settimana mondo Unito”.

Chiara Lubich aveva lasciato una consegna: “offrire al mondo, in questo processo verso l'unità che lo investe, un'anima. E quest'anima è l'amore. Dovete scatenare attorno a voi, in tutti i Paesi in cui vivete, la rivoluzione dell'amore”.

I giovani hanno preso sul serio queste parole. Cineforum, gare gastronomiche, tornei di calcio e di pallavolo, tavole rotonde sui temi di attualità che più stanno a cuore ai giovani. Ma anche iniziative nei quartieri più a rischio delle città, nei luoghi della sofferenza e dell’abbandono. Dall’Argentina alla Tanzania.  In tutte le lingue con locandine di tutti colori. E tante, tantissime foto e riprese video.  Basta fare un giro veloce sul sito web http://settimanamondounito2010.blogspot.com/ per rendersi conto di che cosa sono stati capaci di fare i giovani  in questa settimana.

“United World: let’s face the challenge”. L’iniziativa era partita con questo slogan il 1 maggio con una diretta web da Esztergom, una città al confine tra Ungheria e Slovacchia, e si è conclusa con una nuova diretta Internet il 9 maggio da Mumbay, in India. Anche qui, in questa città dell’India, i giovani hanno organizzato iniziative sotto il segno dell’arte, della danza, dello sport, dell’impegno per le persone più disagiate. Lo stesso hanno fatto a Goa e a New Delhi.

A Coimbatore, i giovani hanno aderito all’iniziativa “Arms Down”, promossa dall’Organizzazione “Religioni per la Pace”. Si tratta di una petizione lanciata a livello mondiale e volta a chiedere  agli Stati di ridurre la corsa agli armamenti nucleari e convenzionali e le spese militari, utilizzando gli stessi fondi per combattere la povertà e promuovere lo sviluppo. Fino ad oggi, nella sola India si sono raccolte 300 mila firme. Hanno aderito all’iniziativa persone di tutte le età, secondo l’insegnamento di Gandhi che diceva: “sii il cambiamento che vorresti vedere!”. L’obiettivo finale  è raggiungere in tutto il mondo 50 milioni di sottoscrizioni.

La diretta da Mumbay è proseguita con collegamenti dall’Argentina, dalla Tanzania. Dal Cile, i giovani hanno raccontato come il Paese sta affrontando la ricostruzione, dopo il violentissimo terremoto che lo ha colpito nella notte del 27 febbraio scorso.

“Andate dunque avanti in questa direzione!”. E’ stato l’incoraggiamento di Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, al termine della Settimana. Ed ha aggiunto: “In questi anni i Giovani per un Mondo Unito di tutti i continenti hanno svolto iniziative per promuovere l'unità ad ogni livello, e tanti passi sono stati fatti. Voi ne siete una conferma. Formate una rete mondiale, che ¬- grazie anche al vostro impegno – diverrà sempre più fitta per alimentare o far sbocciare dovunque l'anelito alla fratellanza universale!”.

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