Da 11 punti dei 5 continenti i giovani hanno comunicato una carrellata di esperienze concrete: dal messaggio di solidarietà dei giovani musulmani dell’Algeria, a quello dall’India dei giovani indù dell’istituzione gandhiana Shanti Ashram. Dalla Corea giovani giapponesi e coreani, popoli tradizionalmente nemici, hanno testimoniano l’unità con un concerto per la pace. Da El Salvador dove giunge l’eco della sofferenza e della gratitudine per la solidarietà vissuta dopo i due recenti devastanti terremoti.

Dall’Africa, la voce dei giovani di Fontem – cittadina nel cuore della foresta camerunese – che, a partire dalla giornata mondiale dei giovani del 2000, è testimone di un’ondata di solidarietà concreta, grazie al lancio del "Progetto Africa": in un anno oltre 250.000 i dollari raccolti per la costruzione di una nuova ala dell’ospedale per i malati di Aids e per altri interventi.
Ma non solo aiuti: "Dall’inizio di quest’anno abbiamo avuto la possibilità di accogliere giovani dalla Germania, Austria, Francia, Italia, Filippine, Olanda e da altri Paesi africani". Sono giunti non solo per prestare il loro aiuto, ma per uno scambio dei valori della proprio cultura.

Ancora da Innsbruck, viene annunciato per i primi di novembre un grande incontro dei sindaci d’Europa (9/10 novembre) per dare un’anima al continente, a cui parteciperanno il Presidente Prodi e Chiara Lubich. Invitati anche 200 giovani.

E dal Canada parte l’appuntamento a tutti i giovani del mondo: a Toronto per la Giornata mondiale della gioventù 2002 con il Papa.

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