“Crediamo in una nuova umanità”. Grande incontro a Bratislava.
 
È un’accoglienza fuori dal comune che viene riservata a Chiara Lubich all’aeroporto di Bratislava. Il vicepresidente del Parlamento, Pavol Hrusovsky, e sua moglie, le danno il benvenuto: “L’amore e la verità che lei sta annunciando nel mondo sono affascinanti. Che la sua visita porti valori immortali che restino nella vita della Repubblica slovacca”.

Comincia così la settimana di Chiara a Bratislava, città restaurata di fresco dopo la caduta del regime comunista, capitale della Slovacchia, giovane Repubblica nata nel 1992, quando si è separata dalla Cechia.

In un’intervista al settimanale “Katolicke noviny”, al termine della visita, augurava alla Slovacchia di essere non solo “ponte fra Oriente e Occidente”, ma anche modello di nazione radicata nel cristianesimo.

 

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