Mi costava tantissimo dare l’unica zappa che avevo ad un povero, perché era la sola che possedevo e la sentivo utile e necessaria. Ma mi dicevo: “Se sei chiamato a dare
la vita per gli altri, cosa vuoi che sia una zappa!” L’ho data e a Gesù ho detto: “Adesso pensaci tu”.

Via radio sento che c’è in arrivo una partita di zappe. Chiedo ad una ONG se potevo beneficiare e ne ricevo 200! insieme ad accette e sacchi di sementi! Immediatamente distribuisco i sacchi di sementi per i villaggi, e ne ricevo ancora 700!

Altra gente del posto, protestante, mi chiede aiuto… Mi trovo così con il pastore a caricare 200 sacchi destinati a loro.
Vengono poi a chiedere i membri di una setta di kimbangisti, che non compaiono nemmeno alla Settimana dell’unità dei cristiani per pregare insieme. 400 sacchi di sementi appena giunti sono per loro!
Perfino uno stregone, nemico tradizionale dei cristiani, mi invita a casa e, davanti a 5 litri di vino di palma, mi ringrazia per quanto ho fatto per la sua gente.

E tutto per un semplice atto d’amore! Quant’è vero che Lui ci ricambia con: “…una buona misura, pigiata, scossa e traboccante…” (Lc 6,38).

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