A me è chiesto di descrivere sinteticamente la fisionomia del Movimento politico per l’unità oggi, a sette anni dalla sua costituzione.

Gli inizi – La data di nascita è per noi il 2 maggio ’96, allorché un gruppetto di politici, di diversi livelli di responsabilità, di partiti diversi, in occasione di un viaggio a Napoli di Chiara Lubich, le chiese se fosse possibile lavorare insieme per i valori pur militando in partiti diversi; se fosse possibile agire in politica secondo la fraternità. Ero tra quei politici e per questo vorrei iniziare testimoniando prima di tutto quale significato e quale novità sia stato per noi.
La proposta fu molto forte: metterci in gioco in prima persona per porre i valori eterni dell’uomo e il bene comune, fine vero della politica, prima del nostro essere politici, per attuare la fraternità prima di tutto l’uno verso l’altro, e, alla luce di questo rapporto, agire in politica. Al termine siglammo, tutti insieme, con le nostre firme quell’evento che avrebbe avuto un seguito davvero inatteso.
Già in quel primo incontro venne in luce una particolarità che avrebbe caratterizzato il Movimento politico per l’unità: nella sua sfida sono coinvolti tutti i soggetti della politica. Ci sono:

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