Ogni anno le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, organismo dell’associazionismo cattolico italiano, impegnato nel sociale, organizzano un convegno nazionale per approfondire le sfide culturali, economiche e politiche del mondo attuale e preparare una risposta specifica per i cattolici.

L’appuntamento di quest’anno: “Vivere la speranza nella società globale del rischio”, ha raccolto ad Orvieto, dal 5 al 7 di questo mese, 400 esponenti del mondo della cultura e della politica internazionale.

Il presidente Luigi Bobba ha invitato Chiara Lubich: “Pensando alla speranza, non poteva non venirmi in mente una donna che incarna questa virtù della speranza.”

Il video con il suo messaggio registrato ha aperto la sessione dedicata alla sfida multiculturale.

“Il paradigma dell’unità – ha detto Chiara tra l’altro – se attuato, appare un’enorme risorsa per la globalizzazione oggi in atto, poiché contiene in sé il germe di ogni forma di integrazione tra i popoli e il metodo per raggiungerla: l’amore scambievole. (…) Ne conseguirà l’esigenza di porre a disposizione di tutti i popoli i beni della creazione quali doni di Dio, e superare così il sottosviluppo di alcuni e l’ipersviluppo di altri: è l’idea della ’comunione’, della fraternità universale in atto.”

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