«La solitudine è un affare strano. Con un paragone un po’ strampalato e irriverente – che avrete ben ragione a rimproverarmi, ma che in un certo senso l’idea la dà –  la solitudine è come il colesterolo. C’è quello buono e quello cattivo. Anche nella solitudine, c’è quella buona e quella cattiva. Quella buona, che ti fa dire: “Se non stai bene da solo con te stesso, come fai a vivere? Sei la persona con la quale passi la maggior parte del tempo!”.
Ma ce n’è anche un’altra di solitudine, quella cattiva. Che coinvolge drammaticamente milioni di persone…».

Comments are disabled.