Arrivano da Damasco, Aleppo, Homs, Banias, Kfarbo e Tartous. Chi poteva immaginare un week-end con i giovani da tutte le parti della Siria. Una pazzia? Si sono chiesti gli organizzatori. Forse, ma è diventata una realtà. Il numero è andato crescendo giorno dopo giorno finché sono diventati 67.
«La nostra avventura è incominciata così», raccontano. «Abbiamo scelto un posto sicuro dove tutti potessero arrivare, anche dovendo fare 10 ore di viaggio. L’idea era di trascorrere 3 giorni insieme dove poter vivere, condividere, pregare, piangere, giocare, stare nella natura, ma tutto nell’amore reciproco fra noi».
«Cosa importa nella mia vita?» era il titolo del week-end, domanda che risuona ancora più forte in una situazione precaria come quella dei giovani siriani. Divisi in quattro gruppi con diversi temi: “Un’amicizia speciale col Padre”, “Ogni giorno da Gesù”, “L’Amore che rende liberi”, “L’amore a Maria”, che hanno approfondito con brani della Sacra scrittura, dei Papi e dei santi, accompagnati da storie vere di giovani che li hanno preceduti nella corsa verso la santità.
«Quando sono arrivata al week-end ero stanca dalla guerra – confida Fatima – e sentivo che la vita era ferma, ma lì ho sperimentato di nuovo la presenza di Dio nella mia vita e il suo Amore per me attraverso l’amore degli altri. Adesso quando passo momenti difficili, mi basta pensare che c’è qualcuno che sta pregando per me e che sta cercando di vivere allo stesso modo, e questo mi dà una pace interiore grande. Ho capito che la cosa più importante è vivere la vita… amando Gesù in ogni prossimo».
Il primo giorno hanno approfondito uno dei cardini della spiritualità dell’unità, «Dio Amore». Ripercorrendo la storia degli inizi dei Focolari a Trento durante la seconda guerra mondiale, nel crollo di tutto, si ripercorreva anche la realtà siriana di oggi. «Tutto crolla solo Dio rimane», affermava qualcuno, quindi: «Cosa importa davvero nella mia vita?». Uno di loro ha detto: «Vivere il cristianesimo in modo radicale». Il secondo giorno, attorno a uno storico discorso di Chiara Lubich ai giovani negli anni ’70, «Gesù Maestro», è emersa la loro sete di Dio.
«Non sono mancate le serate con canti, danze e giochi che ci hanno fatto sperimentare il senso di una vera famiglia», scrivono ancora Murad e Lina. Andando via qualcuno affermava: «Ringrazio Gesù per tutti i momenti di gioia e di dolore». «Ho sperimentato di nuovo la carezza di Dio – scrive Haashim – sento la responsabilità di portare questa grazia a tutti quelli che sono attorno a noi».
Giorni indimenticabili per tutti. «Sono stati giorni» – scrive Samir – «in cui abbiamo preso pace, serenità e che ci hanno dato la forza per tornare a vivere in questa situazione drammatica». «Nonostante tutta l’assurdità della guerra – conclude Nahda – non mi sento sola».
Grazie infinite a tutti per la vostra sete di speranza e la vostra gioia di esistere anche così, in un paese distrutto , pieno di incognite… Mi sono ritrovata nella vostra forza rivoluzionaria, di quando ero una gen della prima generazione (anni 70),…ma senza guerra…
Quando leggo le nostre news , le prime che mi interessano sono le vostre notizie, e prego ed offro per una speranza di pace! …”Inventiamoci la pace”, come ha detto Emmaus all’ONU, e voi lo fate ogni giorno! 1 franca linaro
VOCES NÃO ESTÃO MESMO SOZINHOS! TENHO ME ESFORÇADO (ASSIM COMO TANTOS OUTROS AQUI NO BRASIL), A VIVER TODOS OS DIAS PELA PAZ, POR VOCES, PARA QUE NÃO LHES FALTE A ESPERANÇA!!!
Grazie per la vostra testimonianza e tenacia nel continuare ad essere fedeli all’Ideale di Chiara,
ci da gioia sapere che ci siete e continuate a vivere per un mondo unito.
Non passa giorno che non preghiamo per voi. Vi siamo vicini.
un vero esempio di vita eroica per Dio e nella totale fiducia nel suo Amore. Siamo noi a dover ringraziarvi carissimi giovani siriani… ci aprite gli occhi e alargate l’anima nell’unica scelta da fare nella vita; DIO.
Siate sicuri delle noste preghiere e unita’!!
Merci à vous tous de ce témoignage , de votre courage et l’envie de vivre malgré les moments de souffrance que vous traverser , l’Idéal nous pousse, nous encourage et nous fortifie dans le quotidien, soyez assuré de nos prières et de notre soutien pour que la Paix revienne dans votre pays et partout où des hommes, des femmes, des enfants veulent vivre pour la Liberté.
En Lui je vous confie à Marie.
grazie per la vostra vita davante a Dio, e per la forza del vostro Amore a Lui, siate securi dela mostra pregliere e unita.