Signore, dammi tutti i soli …
Ho sentito nel mio cuore la passione che invade il Tuo
per tutto l’abbandono in cui nuota il mondo intero.
Amo ogni essere ammalato e solo:
anche le piante sofferenti mi fanno pena … ,
anche gli animali soli.
Chi consola il loro pianto?
Chi compiange la loro morte lenta?
E chi stringe al proprio cuore il cuore disperato?
Dammi, mio Dio, d’essere nel mondo il sacramento tangibile
del tuo Amore, del tuo essere Amore:
d’esser le braccia tue che stringono a sé e consumano in
amore tutta la solitudine del mondo.
Da CHIARA LUBICH – Meditazioni – Città Nuova 1959 – pp 19
Bel testo, piccolo in parole, ma grande nel sentimento.
Siendo una gen 3, cantaba ésta canción y sentía que mi corazón se expandía pidiendo ‘ dame a quien están solos’
Hoy, escuchando a Emaus en el atractivo de éste presente que vivimos juntos, comprendo desde ‘nuestra síntesis’ que el Omnipotente participa de nuestra historia personal, familiar y comunitaria protagonizando su designio en la Iglesia Humanidad.
Expansión de conciencia garantizada con el Dios vivo entre nosotros y ser don que convierte en amor toda la soledad del mundo.