Copia di Progetto senza titolo

“Into The Label” (dentro l’etichetta) è una delle azioni proposte dalla Settimana Mondo Unito; offre a tutti la possibilità di fare la differenza nel proprio piccolo e scegliere qualità, produzione etica e responsabilità sociale.  

180929 Figline InToTheLabel 07 rid 350Segnatevi la data: l’11 maggio prossimo, a pochi giorni dalla conclusione della Settimana Mondo Unito (1-7 maggio 2019), sarà la giornata di “Into The Label”, letteralmente: dentro l’etichetta, cioè quella in cui potremo esercitare il “voto con il portafoglio”. Si tratta di una delle azioni principali promossa dai Giovani per un Mondo Unito dei Focolari per questa edizione 2019, un esercizio di “democrazia economica”, come lo ha definito il suo iniziatore, l’economista italiano Leonardo Becchetti. Vediamo di cosa si tratta e come possiamo partecipare.

“Il voto col portafoglio esprime la sovranità del consumatore – spiega Becchetti – il quale decide di usare il suo potere di acquisto e di risparmio per premiare o, viceversa, punire, aziende e/o Paesi responsabili o irresponsabili dal punto di vista sociale e ambientale.

Molti dei problemi che abbiamo, come dice anche Papa Francesco, sono riconducibili ad un sistema economico sbagliato non più in grado di risolvere i problemi delle persone e legati all’ambiente. La soluzione è creare un nuovo modello economico sostenibile, inclusivo e partecipato”, continua l’economista, “ma l’unico modo per farlo è costruirlo dal basso, insieme. Ecco cos’è il voto con il portafoglio: diventare consumatori responsabili, consapevoli del nostro ruolo e del potere di premiare con i nostri acquisti le aziende che fanno profitto nel rispetto dei lavoratori, dei clienti e dell’ambiente. È il potere di valutare e scegliere le aziende leader nella sostenibilità sociale, ambientale e fiscale».

Dunque la proposta dei giovani dei Focolari spinge nella direzione di fare scelte d’acquisto più etiche e in sostegno di aziende economicamente e socialmente responsabili. Ma come avviene questo voto?

52Le “location” sono i supermercati, dove viene proposto ai clienti di partecipare a un laboratorio della durata di 2 ore circa. Vengono predisposti tabelloni, urne e vere e proprie schede elettorali. L’esperimento presenta i candidati che sono un campione di prodotti suddivisi in 5 categorie: pastacaffècioccolatotonno in scatolaaranciata. Ciascun prodotto è dotato di una scheda informativa che presenta caratteristiche e criteri di valutazione quali tutela dell’ambiente, rispetto dei lavoratori, tracciabilità delle materie prime, ecc. Il laboratorio è pensato come una giornata elettorale e il voto avviene attraverso l’acquisto (o meno) dei prodotti sulla base dei loro differenti programmi, cioè le informazioni raccolte. Il tutto con talk show, exit pool, proiezioni e spoglio elettorale.

Sono tre gli scopi dei laboratori “Into the Label”: colmare il gap tra consumatore e scelte aziendali nascoste dietro al prodotto, generando un processo di consapevolezza; favorire la partecipazione collettiva attraverso l’espressione del voto per il prodotto. Infinte generare cambiamento: le scelte dei consumatori, quando si orientano verso il buono, hanno la capacità di influenzare anche le aziende, che possono muoversi verso i comportamenti premiati.

Su questo sito e su quello dello United World Project seguiremo gli sviluppi della campagna “Into the Label”, inoltre le informazioni sui prodotti “candidati” sono disponibili presso il sito dell’iniziativa.

Stefania Tanesini

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