Nel 2013 dopo l’ennesimo tragico naufragio di una barca di migranti nel mar Mediterraneo, il Gen Verde compose un brano ispirato alla storia vera di una bambina che fu tra le vittime. Oggi, a distanza di anni, le problematiche legate alle migrazioni rimangono di drammatica attualità. Per questo il Gen Verde ripropone il brano con un videoclip inedito.

“Quando qualcuno soffre, è affare nostro. Non permettere mai all’indifferenza di prendere il sopravvento ma avere il coraggio di piangere di fronte al dolore e la capacità di prenderci cura degli altri”. Questo il messaggio del Gen Verde, complesso musicale internazionale che vuole dare attraverso il nuovo inedito videoclip uscito il 9 maggio 2021, sulle note della canzone “Chi piange per te?”.

Questo brano è tratto da una storia vera di una bambina migrante deceduta in uno dei tanti naufragi nel Mar Mediterraneo. Il suo corpo era adagiato in un hangar dell’isola di Lampedusa (Italia). Insieme a lei persero la vita 368 migranti. Era il 3 ottobre del 2013. Una delle tante tragedie nel Mar Mediterraneo che si verificano ormai da troppi anni.

Come quella fra il 21 e il 22 aprile 2021, dove 130 migranti su un gommone malandato, tra onde alte più di sei metri, fuggivano dall’orrore vissuto in Libia. E proprio lì al largo della Libia, gridando soccorso attraverso l’alarm phone per due giorni non hanno trovato aiuto. Queste 130 persone sono state lasciate annegare. Ennesima tragedia in questo cimitero in fondo al Mar Mediterraneo.

“Siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!”, diceva papa Francesco dopo il naufragio dell’ottobre 2013.

“Dopo aver composto il brano ‘Chi piange per te?’, – raccontano dalla band internazionale Gen Verde – ci siamo accorte che per tanti è stata un aiuto a cambiare prospettiva e a risvegliare quella fiammella di tenerezza e solidarietà che tutti portiamo dentro”. “Per questo, a grande richiesta – spiegano – la riproponiamo con un inedito videoclip che speriamo aiuti ad entrare nella pelle di chi soffre. Perché se risvegliamo la coscienza che quelli che sono in balia delle onde sono veramente nostri fratelli e sorelle di cui prenderci cura, anche il nostro modo di pensare e di agire cambierà. Così che “non ci siano più ‘gli altri’, ma solo un ‘noi’ sempre più grande, che arrivi a includere tutti”.

Lorenzo Russo

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