La parola di vita di giugno 2022 “Il mio Signore sei tu, solo in te è il mio bene” ci propone di riconoscere Gesù in tutte le circostanze della vita, soprattutto nei momenti più difficili, di dolore fisico o spirituale.
Gesù nell’abbandono si è fatto per noi accesso al Padre.
La parte sua è fatta. Ma per usufruire di tanta grazia anche ognuno di noi deve fare la sua piccola parte, che consiste nell’accostarsi a quella porta e nel passare al di là. Come?
Quando ci sorprende la delusione o siamo feriti da un trauma o da una disgrazia imprevista o da una malattia assurda, possiamo sempre ricordare il dolore di Gesù che tutte queste prove, e mille altre ancora, ha impersonato.
Sì, Egli è presente in tutto ciò che ha sapore di dolore. Ogni nostro dolore è un suo nome.
Proviamo, dunque, a riconoscere Gesù in tutte le angustie, le strettoie della vita, in tutte le oscurità, le tragedie personali e altrui, le sofferenze dell’umanità che ci circonda. Sono Lui, perché Egli le ha fatte sue. Basterà dirgli, con fede: “Sei tu, Signore, l’unico mio bene”[1], basterà fare qualcosa di concreto per alleviare le “sue” sofferenze nei poveri e negli infelici, per andare oltre la porta, e trovare al di là una gioia mai provata, una nuova pienezza di vita.
Chiara Lubich
(Chiara Lubich, in Parole di Vita, Città Nuova, 2017, pag. 605)
[1] Cf. Sal 16, 2
Che meraviglia, Alberta, questa meditazione: Gesù Crocifisso e Abbandonato, con Maria Desolata, sei tu l’ Unico mio Bene!!! Questo per me è un periodo in cui sto vivendo GA in famiglia. Offro tutte le mie sofferenze fisiche e spirituali, si, xchè c’è un decadimento fisico molto persistente che dura già da qualche anno. Anche poco fa, sono andato a passare la visita oculistica x il rinnovo della patente: mi sentivo entrambi gli occhi annebbiati e il dottore mi ha rimandato per la prossima. Mi sentivo avvilito: come dire Signore anche questa! Ho avuto la forza di dire: Signore, come vuoi tu!!!. Anche la mia Sposa ha tanti problemi fisici a causa di decadimento fisico e per tanti altri dispiaceri in famiglia. Poverina, mi ha visto un po’ giù e voleva consolarmi a causa della vista peggiorata. Insomma mi fermo qui, altrimenti ne facciamo un romanzo. Però sono contento di aver detto sì a GA! Grazie per la vostra pazienza.
Vero viva Gesù
Si ho sperimentato il “Grande Dolore” quello innaturale dicono la morte della tua giovane figlia,della tua sorella, del marito …si posso dire che lui il Cristo abbandonato ” mi ha tratto dalla fossa della morte” quella che non ti fa vivere come prima , ma Lui il mio “Amico” Gesu mi prende per mano ogni volta che CADO e mi solleva dicendomi che non sono sola e poi mi regala incontri ” casuali ” con persone diversabili e come per magia ritorna il sereno bel mio cuore e i brutti propositi vanno via ….grazie per poterli raccontare a voi sorelle e fratelli MIEI