“Dare” è come un vento che apre tantissime porte. L’esperienza di alcuni Ragazzi per l’unità che hanno sostenuto una famiglia bisognosa alla periferia della grande Buenos Aires, Argentina, e un’amicizia che li ha portati a condividere momenti ed esperienze davvero inaspettate.

Il lavoro iniziato pochi mesi fa dai Ragazzi per l’unità (RxU) delle città di Rodríguez e Luján, nella provincia di Buenos Aires, insieme ai Giovani per un Mondo Unito e ai membri della comunità, ha compiuto passi tanto inaspettati quanto provvidenziali.
Tutto è cominciato nel Natale 2021, quando alcuni RxU, pensando al fatto che ci fossero molte famiglie impossibilitate a festeggiate con qualcosa di gustoso in tavola quei giorni,   hanno deciso di agire concretamente. La prima mossa è stata contattare la famiglia di Tiziano, un ragazzino di cinque anni che viveva con i suoi genitori in condizioni davvero umili, e preparare per loro una ricca scatola, piena di cose prelibate da poter mangiare in un momento così speciale: un pollo, un’insalata, del buon vino, sidro, panettone, budino e qualche bibita gassata. Hanno anche pensato a qualche regalo.

Ma la gioia del lavoro svolto non si sarebbe fermata lì. Quando i RxU hanno portato la scatola di Natale alla famiglia, hanno potuto conoscere da vicino la realtà in cui vivevano quelle persone.  Avere un alloggio decente, anche solo per non rimanere al freddo durante l’inverno, sembrava un’utopia. “È stato scioccante”- ricordano i referenti dei RxU – ma, allo stesso tempo, un momento di vera gioia. Chiacchierando con i genitori di Tiziano, inoltre, è emerso l’entusiasmo del bimbo di iniziare il primo anno di scuola elementare ed ecco che la risposta concreta è stata unanime: “sosteniamolo!”.
“Abbiamo deciso di comprargli tutto ciò di cui aveva bisogno per la scuola. Scarpe, calze, t-shirt, pantaloni, grembiule, zaino, quaderno, matite”, dicono i RxU, che hanno ricevuto l’aiuto finanziario anche di altri giovani, amici di Mendoza (altra città dell’Argentina) e del Guatemala. Ricordano ancora il primo giorno di scuola di Tiziano: “La mamma ci ha mandato le foto del bambino con le sue cose nuove, erano davvero molto felici.”

Ma c’è dell’altro. Qualche tempo dopo, alcune volontarie di Dio, aderenti e simpatizzanti che compongono il gruppo delle casalinghe del Movimento Umanità Nuova, hanno comunicato loro di aver provvidenzialmente ottenuto dei soldi per comprare materiali per costruire una casa per la famiglia.
Ricardo, il papà, conosceva bene il lavoro del muratore e aveva anche un po’ di sabbia e alcune pietre. In questo modo l’aiuto economico si è trasformato in mattoni e cemento e nel giro di 20 giorni, la casa era in piedi. L’inverno si stava avvicinando ed era molto importante per loro avere un riparo. Un messaggio vocale di Tiziano su WhatsApp lo ha confermato: “Grazie per aver donato i mattoni della mia stanza”.

(dalla rivista Ciudad Nueva Cono Sur)

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