Sono italiana e frequento il secondo anno di Psicologia all’Università di Swansea, e sono cattolica.
Vivo con altre cinque studentesse, da Spagna, Italia e Grecia. Ci conosciamo molto bene ed abbiamo condiviso molte cose, ma non parlavamo mai di religione.

Una domenica, mi stavo preparando per andare a messa, quando Natasha, una delle ragazze greche, mi ha chiesto dove stavo andando. Ho esitato a rispondere, dato che molti studenti disprezzano quelli che vanno in chiesa. Ero tentata di cambiare argomento o di dire una bugia. Ma mi sono resa conto che sarebbe stato dire una bugia a Gesù in lei. Così le ho detto la verità, le ho parlato della mia fede e di come Dio è la cosa più importante.

Ero pronta a che lei prendesse malamente quanto dicevo, e sono stata invece sorpresa nel sentire che anche lei era cristiana! Era greco-ortodossa e – dato che non ci sono chiese greco-ortodosse in Swansea – doveva andare a Cardiff, a circa un’ora di autobus, quando voleva andare in chiesa.
Ci siamo messe d’accordo che – quando lei non fosse potuta andare a Cardiff – sarebbe venuta a Messa con me.

Non dimenticherò mai la gioia che avevo in cuore quella sera, quando abbiamo pregato Dio insieme, al di là delle nostre differenti denominazioni. Essendo italiana, non avevo mai avuto prima questa esperienza. In Italia sono pressoché tutti cattolici. Prima di quel giorno non avevo mai capito realmente l’ecumenismo, e quanto sia importante.
La domenica successiva, dopo la Messa, il sacerdote è venuto alla porta della chiesa a salutare le persone, e ha chiesto a Natasha da dove veniva. Quando ha sentito che era greca e ortodossa, ci ha invitato a prendere una tazza di thè.

E’ stato molto sorpreso che la maggior parte degli studenti dell’università non avevano in Swansea nessuna celebrazione delle rispettive liturgie. Subito le ha detto che conosceva il prete ortodosso di Cardiff e che gli avrebbe suggerito di celebrare la liturgia ortodossa nella chiesa cattolica di Swansea.

Ora più di cinquecento membri della Chiesa greco-ortodossa celebrano la loro liturgia ogni due settimane nella nostra chiesa.
Per me quella domenica è stata grande esperienza. Mi sono resa conto di come è importante amare Gesù in ogni persona che incontro durante la giornata e scegliere Lui in ogni momento. Non avrei mai potuto immaginare le conseguenze di averlo fatto quel giorno.

L.S.

 

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