Negli ultimi tempi mi sono ammalata, e anche in questo, come in tanti altri momenti della mia vita ho trovato l’amore abbondante e generoso di Dio. Per la chemioterapia mi sono caduti i capelli. E’ vero che Gesù ha detto “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere…”, ma in questi giorni ho sperimentato pure: “Ero senza capelli e mi avete dato i vostri”. Infatti tre giovani hanno tagliato i loro capelli per farmi una parrucca proprio dello stesso colore dei miei.

Alla malattia si aggiunge anche una difficoltà economica, non solo per l’elevato costo delle cure, ma anche perché non posso più svolgere un lavoro che mi era stato offerto, dare alcune lezioni private extra. Il cuore è in preda alla preoccupazione. Cerco di affidare tutto alla Madonna, e dentro Gesù mi chiede di avere fiducia. Sì, la fiducia che anche questa dolorosa prova fisica, i dubbi, le tentazioni, non sono altro che manifestazioni dell’amore di Dio che purifica il mio agire.

La risposta è arrivata dopo pochi giorni: il pagamento della licenza di malattia era più alto del mio normale stipendio, e inoltre mi hanno dato una quota in più per quelle lezioni che non ho potuto dare!

Era la prova che rimanendo nel suo amore, vivendo le sue parole, potremo chiedere quello che vogliamo e ci sarà dato, era sentirmi un tralcio innestato nella vera vite.
Dentro di me un canto si è innalzato a Lui: “E’ impossibile non credere a te, è impossibile non fare di te l’ideale della mia vita”.

G. – Brasile

da I Fioretti di Chiara e dei Focolari – San Paolo Editrice – p. 27

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