L’esperienza dell’unione con Dio – Il 7 dicembre ricorrono 60 anni dalla nascita a Trento del Movimento dei Focolari. Quel 7 dicembre 1943 Chiara Lubich, allora poco più che ventenne, era sola quando ha pronunciato il suo sì per sempre a Dio. Più volte ha ripetuto che il solo pensiero che sarebbe nato il Movimento avrebbe turbato quella scelta di Dio solo. E, ora, nel 60^, in un intenso clima spirituale, ha parlato alle oltre 1500 focolarine d’Europa e dei 5 continenti, riunite a Castelgandolfo per il loro incontro annuale, dell’unione con Dio, con momenti di profonda comunione sulla sua esperienza personale.

“Quando entra l’unione con Dio, il divino ti invade tutta: è qualcosa di nuovo che tu vedi non con gli occhi del corpo, ma con gli occhi dell’anima. Nella mente entra una luce, la luce dello Spirito Santo, che è più dell’intelligenza, la eleva. Nel cuore entra l’amore. Prima c’era l’amore umano, limitato ai parenti, agli amici. Poi entra l’amore stesso di Dio, che spalanca il cuore su tutto il mondo. Con la vita soprannaturale si innesta anche una forza nuova. Anche le forze fisiche sono sostenute dalla grazia di Dio”.

 

Gli auguri del Papa per il 60^ anniversario del Movimento dei Focolari sono arrivati non solo con un messaggio a Chiara Lubich, letto da S.E. Mons. Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo, ma persino con una telefonata del Santo Padre, lo stesso 7 dicembre.

All’inatteso messaggio del Papa, si sono aggiunte le parole di mons. Rylko sul “dono prezioso del carisma”, che, perché dono dello Spirito Santo, suscita continue sorprese.

Altri momenti forti dell’incontro in questa ricorrenza: il ricordo di Chiara Lubich di quel 7 dicembre 1943, la testimonianza delle sue prime compagne, il sì per sempre a Dio pronunciato da oltre 100 focolarine dei 5 continenti.

 

In questo 60^ poi si sono poste le premesse per far nascere un Centro di spiritualità e studio a Gerusalemme nel luogo stesso dove la tradizione dice che Gesù ha pronunciato la preghiera dell’unità. Un Centro di particolare significato, che si aggiungerà ai focolari in Terra Santa, a Gerusalemme e ad Haifa, impegnati a portare la pace e l’unità in quella terra travagliata.

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