“I Poli imprenditoriali dell’Economia di Comunione svolgono una funzione profetica, sono come il sale: possono dar sapore a questa economia che cerca il nuovo, ma non sa costruirlo”. Così il prof. Stefano Zamagni ordinario di Istituzioni di Economia all’Università di Bologna, nel suo intervento alla seconda giornata del Congresso sull’Economia di Comunione (EdC) a Castelgandolfo (Roma).

I Poli imprenditoriali di EdC
Erano stati presentati in apertura della mattinata: sono nati o si stanno sviluppando in Italia, Brasile, Argentina, Portogallo, Francia, USA, Belgio. Ne sono state delineate le finalità:
– dare visibilità concreta al progetto, radunando in un luogo più aziende in modo che si “veda” un modello economico concreto
– fare da punto di riferimento per tutte le aziende di EdC di una nazione o regione in cui il Polo imprenditoriale è situato
La vocazione principale dei Poli, quindi, è mostrare un’economia centrata sulla categoria della comunione, non solo nella cultura e nello stile di vita dei singoli attori (imprenditori, lavoratori), ma anche nelle dinamiche organizzative e di governance.

Esperienze di economia civile che hanno radice in altre culture e religioni
L’EdC si apre anche al dialogo con altre culture e così sul palco del convegno si parla ancora di consumo critico e responsabile: la dott.ssa A. Suriakanthi presenta l’esperienza della Gandhigram University dell’India, un modello di microcredito basato esclusivamente sui piccoli e piccolissimi risparmi accantonati dagli stessi indigenti e utilizzati per microfinanziamenti di attività. Ad oggi, dopo quasi tre anni di attività, sono 190 le famiglie che hanno ottenuto un prestito per le proprie microimprese. “Il successo – ha detto – non sta solo nel miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie, senza l’intervento di istituzioni esterne, ma nello sviluppo integrale della persona, secondo l’ideale gandhiano di autosviluppo”.

Nuovo umanesimo di comunione
Il congresso si è concluso con l’ultimo panel: “Non solo economia: per un umanesimo di comunione”. L’EdC è stata presentata come parte di un progetto più ampio, interdisciplinare e interculturale, portato avanti dal Movimento dei Focolari.

 

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