Il libro di Michele Zanzucchi si snoda nel racconto della storia di Carlo e Alberto, che hanno coltivato una splendida amicizia, aperta e alimentata da un obiettivo comune: portare a tutti il dono dell’ideale evangelico che li aveva affascinati. (…)

Le vite di questi due giovani sono state stroncate prematuramente. Alberto, studente in ingegneria, intelligente, sportivo, innamorato della montagna, durante un’ascensione rimane vittima di una caduta in un canalone ghiacciato; a Carlo, studente in agraria, mentre stava facendo il servizio militare, viene diagnosticato un tumore tra i più maligni. Il racconto di Michele Zanzucchi ci aiuta a leggere i fatti diversamente, nulla togliendo alla loro umana crudezza. La vita dei due giovani aveva raggiunto la pienezza pensata da Dio creandoli, fino ad irradiare una bellezza esemplare.

Il loro desiderio era mettere Dio al centro della propria vita. L’intesa e l’amicizia loro aveva quindi radici profonde. Il poter affrontare insieme problemi e difficoltà di ogni giorno, li aiutava a vivere i momenti difficili e a superare la tentazione di fermarsi e lasciar perdere. Tante volte hanno ricominciato, tante volte hanno sperimentato la rinascita sempre nuova della vita in loro e attorno a loro. (…)

Ancora oggi, a distanza di anni, il loro esempio trascina. “Alberto e Carlo – dicono quelli che li hanno conosciuti – sono come due conto correnti sempre aperti in cui continuano a maturare gli interessi!”.

(dalla prefazione, del card. Tarcisio Bertone, Arcivescovo di Genova)

A 25 anni dalla loro ‘partenza’ per il Cielo, nell’Abbazia di S. Siro di Struppa, a Genova, il 2 ottobre scorso, alla fine di una Celebrazione eucaristica, è stato annunciato che presto sarà avviata la causa di Beatificazione di Carlo Grisolia e Alberto Michelotti.

Per informazioni, ci si può rivolgere al Comitato a loro intitolato:

e-mail: comitato@albertoecarlo.it

Comments are disabled.