A 35 kilometri da Parigi sorge l’incipiente cittadella dei Focolari in Francia, immersa nel verde, nel Parco d’Arny (Bruyères-le-Châtel).
Una popolazione molto varia composta da poco più di un milione di persone, su un territorio rurale, ma dotato d’industrie di alta tecnologia.
La presenza della cattedrale, di una grande moschea e un importante pagoda, danno l’idea delle diversità religiose degli abitanti.
Mons. Dubost, vescovo del posto, aveva avuto l’occasione di incontrare personalmente Chiara Lubich a Roma durante il Sinodo; ora accoglie calorosamente Maria Voce e Giancarlo Faletti.
Per il presule, la cittadella è una “chance” per la diocesi e si augura che si moltiplichino questi “luoghi di vita” che testimoniano l’amore di Dio.
Si sottolinea l’importanza culturale della presenza sul territorio dell’Editrice Nouvelle Cité.

La giornata prosegue con la visita, a Parigi, della magnifica cattedrale Notre Dame, centro spirituale della capitale.

A sera, l’incontro con i giovani in un clima di famiglia. Piovono le domande: come vivere in una società dove il tempo diventa una cosa rara? Maria Voce risponde: “Avere la libertà di colui che si sa amato da Dio e agisce di conseguenza”. E, dopo sottolineando l’importanza del rispetto verso tutti, al di là delle proprie convinzioni, ha incoraggiato i giovani a vivere nella libertà di figli di Dio che spinge a osare e a rischiare, aperti sul futuro.

La visita della “Cittadella”, in ogni suo particolare, si svolge il giorno dopo, 12 maggio.
Dopo aver visitato il villaggio di Bruyères-le-Chatêl e ammirato la magnifica chiesa di St Didier del XI secolo, Maria Voce e Giancarlo iniziano il giro, con un caffè caldo, dalla così detta “casa del guardiano”, dove ci sono due appartamenti ristrutturati che permettono di accogliere persone di passaggio. Si continua dalla “grande casa”, che accoglie il focolare femminile e una famiglia che si è trasferita nella cittadella nascente.
Si prosegue dai locali dell’Editrice Nouvelle Cité: la tipografia, la redazione, i locali dell’amministrazione e spedizione, ecc. Maria Voce parla benissimo il francese per cui il contatto diretto con gli impiegati è semplice e immediato.

Alla conclusione della visita, la presidente dei Focolari afferma con forza la sua certezza: la “Cittadella d’Arny” deve essere una vetrina, un “expo” di Dio, non tanto per le costruzioni, ma per la testimonianza dell’amore reciproco che si vive, e che deve risplendere anche oltre la Francia.
Al di là della giornata cupa, ora risplende un altro sole su Arny, in particolare per tutti quelli impegnati nel promettente progetto della cittadella nascente.

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