«Il Pontificio Consiglio per i Laici è la casa comune di tutti i movimenti ecclesiali, dunque, sentitevi a casa vostra!. Oggi è arrivato il momento in cui questa casa comune arriva a voi». Con queste parole il Card. Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici (PCL) ha salutato il folto gruppo di abitanti della cittadella che l’ha accolto, lo scorso 8 maggio, assieme a tutto lo staff all’Auditorium di Loppiano. Quest’anno, infatti, la tradizionale gita fuori porta del dicastero romano cui fanno capo i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sorti in seno alla Chiesa, ha scelto Loppiano come meta per trascorrere una giornata insieme, al di fuori degli impegni lavorativi, e per conoscere più in profondità il carisma dei Focolari.
«Chi arriva qui dovrebbe incontrare non tanto un edificio di pietra, ma di uomini, una città bozzetto di un mondo unito, dove si possono vedere fuse, in unità, le diverse razze della terra» – così Joxepi Zubillaga e Stefano Fontolan, responsabili della cittadella, hanno presentato i cittadini di Loppiano: coloro che vi abitano stabilmente e i membri delle 12 scuole di formazione provenienti da tutto il mondo e di diverse vocazioni – giovani, famiglie, focolarini, religiosi e sacerdoti, laici –, che trascorrono nella cittadella un periodo di formazione specifica.
Il Card. Rylko ha notato come emerga con particolare intensità la dimensione di città-laboratorio: «Quanta diversità di espressioni e iniziative il carisma di un movimento è capace di generare. Un carisma è una realtà viva che non ha ancora detto l’ultima parola, quindi c’è questa enorme apertura e creatività che non è umana, ma viene dallo Spirito Santo».
Il cardinale aveva precedentemente visitato Loppiano alla fine degli anni ’80, quando ancora non erano sorte le ultime realtà, come il santuario Maria Theotokos in cui ha poi celebrato la messa per tutta la cittadella. «Non a caso abbiamo scelto Loppiano come luogo di questa nostra ri-creazione – ha spiegato il Card. Rylko nell’omelia – dove il carisma dell’Opera di Maria viene vissuto in maniera particolarmente intensa. Alle domande del tipo: ‘Cos’è l’Opera di Maria, cosa sono i Movimenti ecclesiali’, Loppiano risponde semplicemente: ‘vieni e vedi’».
Ha poi proseguito illustrando egli stesso la spiritualità, la storia e gli sviluppi dei Focolari, soffermandosi in particolare sugli inizi e su come Chiara Lubich avesse preso coscienza di ciò che Dio stava operando attraverso di lei. «Con tutta umiltà – ha continuato il cardinale – Chiara aveva detto: ‘Quando Dio prende in mano una creatura per fare sorgere nella Chiesa qualche sua opera, la persona scelta non sa quello che dovrà fare, è uno strumento e questo, penso può essere il caso mio. Io sono nulla, Dio è tutto. Quando l’avventura iniziò a Trento io non avevo un programma, non sapevo nulla, l’idea del Movimento era in Dio, il progetto in Cielo».
Ricordando poi come i Focolari siano nati prima del Concilio Vaticano II, ha definito Chiara “apripista di quella nuova stagione aggregativa dei fedeli laici di cui ha parlato il beato Giovanni Paolo II”.
Nel pomeriggio la visita del PCL è poi proseguita all’Istituto universitario Sophia, accolti dal preside Mons. Piero Coda e dagli studenti e al Polo imprenditoriale Bonfanti, per un incontro con il progetto di Economia di Comunione e gli imprenditori delle aziende che vi hanno sede.
A conclusione della visita, le parole finali dell’omelia del Card. Rylko sono sembrate a tutti quelle che hanno saputo meglio esprimere il senso di questa giornata di comunione profonda vissuta tra la cittadella e il PCL: «Come non ringraziare il Signore per questa nuova primavera dello Spirito generata dal Concilio Vaticano II, che nei movimenti ecclesiali e nelle nuove comunità si manifesta con particolare forza persuasiva. E la nostra missione in quanto Pontificio Consiglio per i Laici è proprio questa: essere collaboratori fedeli e docili di questa grande opera che lo Spirito Santo sta realizzando nella Chiesa dei nostri tempi, grande segno di speranza».