Gli appartamenti e le case portano nomi che sanno di cose umili, semplici, familiari: cose di un mondo rurale, antico, eppure carico di fascino: c’è Il Capanno perché era un vecchio capanno del fieno, la Tinaia Caminetto perché lì c’è un grande camino in cucina, la Tinaia Rustica perché l’appartamento si presenta molto rustico, e la Tinaia Granaio perché in origine era proprio un vecchio granaio. La Tinaia Piccola si presenta da sola, mentre Tracolle Belvedere e Tracolle Caratello richiamano più uno stile di vita, e forse uno stile di accoglienza.

Alla Fattoria Loppiano l’attività agrituristica esiste da una quindicina d’anni, proprio da quando alcuni vecchi casolari sono stati ristrutturati mantenendo le caratteristiche architettoniche tipiche della zona: tetto con travi in legno, archi in pietra e pavimenti in cotto. Situati in una delle zone più belle del Chianti fiorentino, i casolari dell’agriturismo offrono i migliori servizi per una vacanza da non dimenticare: piscina, mountain bike, possibilità di degustare i prodotti in azienda, nonché la vicinanza con le città d’arte di Firenze, Siena, Arezzo. È un connubio veramente unico quello offerto dalla Fattoria Loppiano, che in questi anni ha ospitato più di 20.000 persone provenienti da tutta Europa, e anche dagli altri continenti.

Antonio Sottani è il volto che accoglie ogni villeggiante. Il suo è un lavoro complesso, fatto di quelle mille sfaccettature che servono a far sì che ogni persona che alloggia in questi appartamenti si trovi a proprio agio: e non si tratta solo di coordinare la manutenzione o la pulizia degli ambienti, ma anche qualcosa di più: «L’accoglienza dell’altro è sempre stato un valore fondante nel lavoro della Fattoria: che sia un operaio, o un cliente che acquista e consuma i nostri prodotti, o che vesta i panni di un villeggiante che viene a trovarci per una vacanza».

A mandare le prenotazioni a Elena, che dall’ufficio gestisce arrivi e partenze, sono singoli, famiglie e giovani, che qui trovano un’oasi di bellezza e di salute come da poche altre parti: e non tutti, come si potrebbe pensare, provengono dal circuito dei Focolari. «Anzi» – spiega Antonio – la maggior parte della nostra clientela arriva dai circuiti turistici ordinari, e solo dopo essere arrivata qui scopre anche il resto. Con l’agriturismo infatti non offriamo solo una vacanza nel senso classico del termine; la bellezza e la storia di questi posti sono quasi una scusa per far sperimentare al cliente un senso di “casa”. Accogliere l’altro è fargli casa, proprio nello spirito tipico della cittadella di Loppiano che ha fatto della fraternità la sua legge in ogni ambiente, e quindi, perché no, anche per ciò che riguarda il relax e la vacanza».

I villeggianti che arrivano hanno storie le più diverse, e spesso è grazie al rapporto con i lavoratori della Fattoria e con gli abitanti di Loppiano che riescono a fare di una vacanza l’occasione di una vita. «Come è capitato a Gregorio di New York, presidente di un club di ciclisti che è arrivato per caso con sua moglie circa otto anni fa per festeggiare il suo anniversario di matrimonio. È rimasto affascinato dal rapporto costruito con noi e dai valori che si vivono a Loppiano. Da allora, ogni anno porta dal New Jersey una quindicina di ragazzi appartenenti al suo club, sia per fare escursioni in bicicletta nelle ridenti colline Toscane ma anche per far loro sperimentare il clima che si vive nella cittadella. Sono pedalate che… davvero possono valere moltissimo!».

Paolo Balduzzi

Sito Agriturismo Fattoria di Loppiano

(Fine VI parte… continua)

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