Progetto senza titolo 32

Dodici brani che hanno fatto la storia di questo complesso diventano una raccolta , tratta dal loro tour mondiale “Life” che continuerà anche nei prossimi mesi. Nel futuro del Gen Rosso anche corsi, progetti educativi, coproduzioni e la terza edizione del “Gen Rosso Music and Arts Village”.

DSC0080Oltre cinquant’anni di vita ed una proposta artistica capace di rinnovarsi continuamente. Ma tenendo la bussola su alcuni punti cardine: una vita vissuta all’insegna della fraternità;  una produzione frutto della collaborazione tra artisti di varie nazionalità che parla di unità tra uomini e popoli; un messaggio che, attento alle sfide del nostro pianeta, propone una cultura del dare e del condividere. Questo è il complesso internazionale Gen Rosso, formato da musicisti e tecnici, di diverse vocazioni provenienti da Europa, Asia e America Latina. Recentemente il loro tour “Life” è diventato un album con diciotto brani scelti tra le canzoni che hanno fatto la storia del Gen Rosso. Ne parliamo con uno dei suoi componenti, Michele Sole.

 Il primo luglio è uscito il vostro album live del Tour “LIFE”. Come nasce questo nuovo lavoro e quali sono le sue caratteristiche? 
Dall’autunno del 2018 fino ad oggi abbiamo avuto dei concerti bellissimi in tutta Italia con il nostro concerto “LIFE” e da lì ci è nato il desiderio di mettere in un cd questo lavoro “live” che ha entusiasmato tanto il pubblico, e anche noi. Riversate le registrazioni fatte sui palchi, le abbiamo mixate cercando di mantenere tutta l’energia e l’emozione che respiriamo nei nostri concerti. Si sente il pubblico che canta insieme a noi, con i loro applausi e le loro voci che danno  all’ascoltatore la sensazione di essere proprio lì con noi sul palco. Insomma un vero disco dal vivo!

IMG 20190210 WA0023Recentemente avete dato vita, nella cittadella internazionale di Loppiano dove avete la vostra sede, al “Gen Rosso Music and Village”. Di che cosa si tratta e quali sono gli obiettivi?
Il “Gen Rosso Music and Arts Village” giunge quest’anno (27 dicembre 2019 – 5 gennaio 2020) alla sua terza edizione ed è un’esperienza di approfondimento artistico e di condivisione di valori alla luce del carisma dell’unità. Coinvolge giovani professionisti e studenti di diverse discipline quali musica, danza, canto, teatro dai 18 anni in su. La metodologia didattica è progettata dai tutor del Gen Rosso insieme a docenti dalla riconosciuta capacità ed esperienza artistica. Il programma prevede l’approfondimento di tematiche specifiche del mondo dell’arte, lo scambio di esperienze, spazi creativi e laboratori pratici che convergeranno in una performance finale. Ci si può iscrivere presso village@genrosso.com. Il programma inizierà il 27 dicembre 2019 e si concluderà il 5 gennaio 2020.

1maggio198Nei vostri viaggi partecipate ad appuntamenti che promuovono la pace, l’amicizia tra i popoli e la fraternità universale. Ce n’è uno recente che ricordate in particolare e perché?  
Sì, in primavera abbiamo avuto la gioia di essere in Giordania, grazie alla “Caritas Jordan”, per realizzare il progetto “Be the change” insieme a centinaia di studenti di diverso ceto sociale, di diverse religioni e diverse nazionalità per favorire il dialogo e promuovere una cultura di pace e amicizia, essendo loro stessi i promotori di un cambio nelle loro vite e nelle loro città per un futuro migliore.

Quali sono i vostri progetti e appuntamenti futuri? 
Innanzitutto riprendiamo i tours in giro per il mondo con il concerto “Life” accompagnato da progetti educativi e l’inserimento sul palco di giovani preparati in vari workshop. Saranno prima in Italia (28 settembre a Venosa; 12 ottobre a Piacenza; 23 e 24 ottobre ad Acerra; 26 ottobre a Prato, 1 novembre a Teano), poi un tour asiatico in Indonesia per quasi tutto il mese di novembre 2019.

IMG 8588 copiaIntanto continueremo con i corsi nella cittadella di Loppiano con scambi  di esperienze, formazione e arte. Dal 15 al 17 ottobre approfondiremo il light design, destinato a persone interessate ad ampliare le proprie conoscenze nel campo dello studio della luce e del colore.

Inoltre, per sostenere giovani artisti emergenti, abbiamo iniziato delle coproduzioni. La prima è Stabat in Silentium, la messa in scena dell’opera teatrale del giovane scrittore Francesco Bertolini, nato da una sua profonda esperienza di solidarietà emersa dopo il terremoto ad Amatrice (Italia). “Come si può credere ancora in Dio in seguito ad un terremoto?” è la domanda “scomoda” da cui parte questa opera nella quale i protagonisti sono le giovani vittime, ma anche i volontari che lasciano la loro quieta realtà per andare dove la tragedia si è consumata.

Anna Lisa Innocenti

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