L’impegno dei bambini dei Focolari e dei loro animatori in questo momento di emergenza planetaria. On line per loro anche un nuovo sito.

“In questi giorni dobbiamo stare a casa, ma abbiamo un segreto per essere ugualmente felici: amare. Allora ogni mattina lanciamo il dado e facciamo ciò che dice”. I gen4, i bambini dei Focolari, non si fermano: anche in isolamento iniziano ogni giornata tirando “il dado dell’amore”, le cui facce riportano ciascuna un punto dell’arte d’amare, e si impegnano a viverlo.

In alcune città i e le gen4 hanno fatto cartelloni e letterine coinvolgendo i genitori per offrire aiuto alle persone anziane dei loro palazzi. “Nessuno ci ha chiesto cose concrete – ha scritto una mamma – ma è stata l’occasione per conoscere i vicini che ci hanno telefonato ringraziandoci moltissimo”.

“Ma se qualche bambino nel palazzo non avesse tanti giochi come noi?” si sono chiesti invece Niccolò e Margherita, gen4 italiani. Così hanno lasciato una scatola all’ingresso del loro condominio con questo cartello: “Ciao! Abbiamo trovato in casa dei giochi che a noi non servono più. Se volete li potete prendere e non occorre restituirli. Forza!”.

E se “casa” in questi giorni, potrebbe significare “limite”, a Roma si è pensato di proporre ai gen 4 di costruire una casetta di cartone nella quale raccogliere i loro atti d’amore. E mentre biglietti e disegni riempiono le casette, anche gli adulti imparano dai bambini che, in questo isolamento, tutti possiamo riempire le case, di piccoli atti di amore.

I gen4 sono in ogni parte del mondo e, se questa pandemia colpisce tutti i Paesi, viene loro naturale far sentire la solidarietà soprattutto a chi vive dove si soffre di più. Ed ecco il video-saluto di due gen 4 dell’Asia che, mostrando il disegno di un’ arcobaleno, gridano “Forza Italia” o quello da un Paese africano nel quale incoraggiano tutti con “Insieme ce la faremo”!

Accanto ai bambini, gli animatori dei Focolari sono in prima linea per accompagnarli in questo delicato periodo, dal Brasile al Congo molte le idee che si stanno attuando. Da Bilbao (Spagna) scrivono: “Ci è venuta l’idea di fare incontri con i gen4 e le loro famiglie ogni settimana via web. Ci raccontiamo come stiamo vivendo questa nuova situazione, mettendo in luce gli atti d’amore. Ci lasciamo con l’impegno a pregare per la pace, per i malati, per quanti soffrono”. In Portogallo alcuni adulti ogni domenica fanno un video con una piccola rappresentazione del Vangelo e lo condividono sui social.

La rete dunque si sta rivelando importante in questo periodo anche per loro. E proprio in questi giorni il Centro gen4 internazionale ha messo on line un nuovo sito (https://gen4.focolare.org) indirizzato ai bambini e ai loro educatori, arricchito di materiali e percorsi di formazione alla spiritualità dei Focolari per questa fascia di età. Un nuovo sito in una data significativa: proprio il 29 marzo 1972 Chiara Lubich dava vita ai gen4 e alle gen4, la più giovane generazione dei Focolari. Qualche anno dopo, paragonando Il Movimento ad un grande albero, li definì “come le gemmoline di un albero. (…) Una cosa preziosissima, preziosissima: è la sicurezza dell’albero”[1].

                                                                                                                                                                            Anna Lisa Innocenti

[1] C. Lubich in: M. Bolkart e C. Heinsdorff, Chiara con i gen4, Città Nuova 2009, p.13.

1 Comment

  • Je trouve que c’est formidable de faire partager notre espérance de vie aux et avec les enfants mais je n’ose pas encore partager cela sur Facebook. Cela me pose question. On est dans un monde où on est obligé de cacher notre foi. On ne se permet pas l’évangélisation. Même pour moi, en famille, ce problème se pose également ayant un mari non croyant. Je ne peux pas affirmer mes convictions. Je n’en ai pas le droit par respect pour ceux qui rejette Jésus.

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