19 Maggio 1973: è sabato e la cittadella di Loppiano è, come sempre da nove anni a questa parte, in piena attività per accogliere i visitatori che durante questo weekend verranno a conoscere la “Mariapoli”. Apparentemente è un giorno come un altro, in realtà la data è storica.

Viene costituita infatti in questo giorno la Cooperativa Loppiano Prima, che nasce per offrire una testimonianza di Vangelo vissuto attraverso un’esperienza di lavoro concreto. Detta così sembra una passeggiata, ma le origini di questa particolare azienda affondano in un terreno tutto “oro” e tutto “fango”. Per il secondo nel senso letterale del termine.

Loppiano era già nata da alcuni anni. Su quelle colline toscane l’entusiasmo e la gioia certamente non mancavano e i ragazzi si industriavano in ogni modo pur di realizzare il loro sogno: dare visibilità all’ideale di un “mondo unito”, grazie ai rapporti fra gli abitanti della cittadella, fatta di internazionalità, diversità, e allo stesso tempo intrisa di un’armonia difficile da trovare altrove. Certo non era facile perchè i sassolini da togliere nel cuore di ciascuno, per mentalità, etnia e cultura, erano tanti.

Ma c’erano ben altri sassi, molto più visibili e altrettanto pesanti: erano quelli dei terreni abbandonati da anni che rendevano il paesaggio inospitale, i trasporti un po’ difficili, le condizioni di vita non proprio comodissime. Ci sarebbe stato bisogno di qualcuno competente per lavorare le terre, risistemare le case, fare in modo che quella tenuta agricola assumesse davvero l’aspetto di una città. Anche se in miniatura.

Questo appello, lanciato a tutto il Movimento dei Focolari, venne accolto con particolare entusiasmo dai Volontari e dalle Volontarie di Dio in tutto il mondo: alcuni di loro, residenti nelle valli bergamasche (nord Italia), con generosità e ancor più fede partirono, lasciando lavoro e attività ben avviate per trasferirsi con famiglia e figli piccoli a Loppiano. Senza alcuna sicurezza di lavoro e di casa, cominciarono a ristrutturare alcuni casolari e, con sacrifici e duro lavoro, iniziarono la costruzione della cittadella e la coltivazione dei terreni circostanti. Una pazzia, vista da parenti e amici; eppure, grazie a queste prime famiglie, Loppiano spalancò le sue porte sul mondo, rendendo concreta un’avventura spirituale e umana oggi conosciuta e stimata nei cinque continenti.

Si trattava d’incarnare nel lavoro concreto di ogni giorno la spiritualità del Movimento dei Focolari e di mantenere il rispetto nei confronti della natura e di conseguenza per l’uomo. Di conseguenza, in questi anni non sono mai stati usati prodotti di sintesi su tutte le coltivazioni, facendo tesoro invece dei processi fisici, conseguendo l’ottenimento della certificazione biologica su tutti i terreni.

La Cooperativa conta più di 4000 soci sparsi in tutto il mondo che, anche attraverso le quote sociali e il consumo dei prodotti, contribuiscono allo sviluppo dell’azienda e, indirettamente, anche a quello di tutta la cittadella. Nel 1991, lanciando in Brasile il progetto dell’Economia di Comunione, Chiara Lubich ha indicato la Cooperativa Loppiano Prima quale prodromo dell’EdC stessa.

Loppiano oggi è bella, bellissima, con i suoi prati, le case, le strade, l’acqua corrente per tutti.  Ma ci sono voluti la fede e il coraggio dei pionieri, la maggior parte ancora presenti, alcuni già in Cielo, senza i quali niente sarebbe stato possibile, nemmeno la realizzazione di quella profezia di cui ha parlato una volta Igino Giordani (Foco) in un messaggio inviato alla Cooperativa: «Voi testimoniate e gridate il Vangelo semplicemente con il lavoro e la comunione dei beni… E siete le primizie di una società da molti concepibile solo a parole eppure da tutti sognata. Per voi e grazie a voi il mondo di domani è già cominciato…».    

(fine prima parte… continua)


Sito Web Terre di Loppiano: http://www.terrediloppiano.com

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