Il grido “Unitate, unitate” in occasione della visita del papa Giovanni Paolo II in Romania del 1999, ha efficacemente espresso  l’attesa della gente davanti alla sfide della convivenza tra confessioni e nazionalità  diverse.

Caratteristico di questo paese è, infatti, l’aspetto ecumenico. Anche i membri del Movimento appartengono a Chiese cristiane diverse. Il dialogo della vita generato dall’amore reciproco nelle comunità dà un notevole contributo ai contatti ecumenici tra le Chiese.

Nelle Mariapoli, incontri di formazione di più giorni,  rumeni (cattolici di rito latino e greco e ortodossi)  e ungheresi (cattolici e riformati)  vivono insieme testimoniando l’unità nella diversità. Una di queste si è svolta, nel 2000, nel monastero delle suore ortodosse a Râmeţ.

Il Patriarca   Teoctist, nella prima udienza,  ha incoraggiato la collaborazione del Movimento con la Chiesa ortodossa così come, nel 2008,  il nuovo Patriarca Daniel ha espresso il suo profondo apprezzamento.  Anche la Conferenza dei vescovi cattolici, con un documento, ha benedetto i lavori del Movimento.

Molte le iniziative comuni tra le quali: nel 2003  nel Palazzo del Patriarcato cattolici ed ortodossi hanno partecipato al ‘Congresso Mariano’; nel 2005 si è tenuto il Convegno Ecumenico dei Vescovi a Bucarest e nel 2007 si è svolto la prima scuola ecumenica della Romania alla Facoltà di Teologia ortodossa a Cluj,una città profondamente biculturale, con cattolici, ortodossi e riformati.

Un po’ di storia – Il Movimento dei focolari è presente in Romania dagli anni ’80. Il primo gruppo si forma tra i seminaristi romano-cattolici di Alba Iulia, che poi sono diventati sacerdoti focolarini e volontari di Dio (diramazioni del Movimento).

In seguito, molti, in particolare  famiglie e sacerdoti,  ne  diffondono lo spirito. Uno di loro, attuale vescovo di Chisinau, Mons.Anton Cosa, è inviato nella Repubblica Moldova dove oggi vive  una piccola comunità.

Nel 1984 un provvidenziale lavoro all’Università offre l’occasione perché una focolarina slovena possa stabilirsi a Bucarest e più tardi si aprirà il primo focolare stabile a Cluj.

Nascono, nel tempo, altri focolari, soprattutto dopo il 1989 con la caduta del regime comunista. Si aprono nuove possibilità per la diffusione del Movimento: nel ’90 i Genfest locali, una grande manifestazione per i giovani, in molte città. Più di 1400 giovani presenti, tanti ne vogliono far parte attiva, ‘essere gen’,  giovani che hanno come ideale quello di realizzare il testamento di Gesù “Che tutti siano uno” (Gv 17,21).  Nel 1993 il Familyfest, una festa delle famiglie, a Bucarest e a Miercurea Ciuc con 1100 persone dopo il quale si sviluppa  il Movimento  Famiglie Nuove.

Il giornale “Oras Nou”, ora stampato in 1300 copie   insieme al foglietto “Életige” in 360 copie lega le comunità sparse nel Paese.