Marisa Baù (1963-2011)

Focus
 

1° febbraio 2012 – aggiornato all’8 febbraio 2012

Manca ancora il riconoscimento ufficiale, ma la polizia elvetica è ormai sicura che il corpo trovato due giorni fa a Cugy sia quello di Marisa Baù. Lo conferma una riunione tenuta oggi dal procuratore incaricato del caso con i famigliari di Marisa e i responsabili del Centro di Montet.

Marisa Baù era scomparsa dal Centro del Movimento dei focolari a Montet (Broye), in Svizzera, il 20 dicembre 2011. Le ricerche fatte da allora non avevano prodotto alcun indizio (vedi info). Lunedì 30 gennaio, invece, la polizia ha informato di aver trovato il corpo di una donna in un capannone agricolo, nella vicina località di Cugy, in uno spazio utilizzato per tenere balle di fieno.

Il contadino che cura la fattoria riferisce di passare frequentemente da quello spazio, ma soltanto quando ha dovuto spostare parte del fieno si è accorto della presenza del corpo.

La polizia, con i familiari, ha valutato l’opportunità di ulteriori accertamenti per verificare le cause del decesso. Ora si procederà all’autopsia e agli esami correlati, che potrebbero protrarsi per alcune settimane. Le indagini saranno chiuse se i risultati escluderanno un coinvolgimento esterno.

Marisa è stata ritrovata impiccata, in circostanze ancora da chiarire. Lo stato di decomposizione indica che il decesso sia avvenuto prima di Natale. In questo momento l’ipotesi più accreditata della morte è quella del suicidio. Martedì 7 febbraio la salma sarà consegnata alla famiglia e portata prima a Montet, dove si celebrerà il rito funebre e poi ad Asiago, sua città di origine.

Ci troviamo di fronte ad una situazione tragica, dolorosa, in cui vediamo il Movimento più identificato che mai con i drammi dell’umanità di oggi”, scrive Maria Voce alle comunità del Movimento. E continua: “Ci rimane come conforto la testimonianza della generosità con cui Marisa si è data a Dio, con cui ha vissuto tutti questi anni, in piena donazione nei confronti delle altre focolarine, del lavoro che le era affidato e che portava avanti con responsabilità e impegno. Credendo più che mai nell’amore di Dio per Marisa, continuiamo a pregare per lei e per tutti i suoi familiari”.

Lunedì 6 febbraio, nella località di Cugy, 350 persone hanno preso parte alla cerimonia funebre per dare l’ultimo saluto a Marisa Baù in terra elvetica. La S.Messa è stata concelebrata da 8 sacerdoti. Il vescovo del luogo mons. Charles Morerod e mons. Jean-Claude Périsset, nunzio apostolico a Berlino, originario di Estavayer-le-Lac, vicino Montet, hanno espresso nei loro messaggi la loro partecipazione, vicinanza e sostegno ai familiari e ai focolarini di Montet.

Marithé Vuigner, co-responsabile del Centro di Montet, ha ripercorso in un breve discorso i 40 giorni, dalla scomparsa del 20 dicembre al ritrovamento del cadavere, e un breve profilo di Marisa Baù.

Dopo la cerimonia la salma è stata trasportata in Italia, accompagnata da alcuni parenti che erano presenti a Montet e da un gruppo di focolarini.

Grande folla ad attendere Marisa alla chiesa della frazione Sasso di Asiago, l’indomani martedì 7 febbraio, per darle l’estremo saluto alle esequie celebrate dal parroco di Gallio, don Lauderio Dal Bianco. A nome dei familiari una nipote ha espresso il saluto a Marisa, mettendo in luce il suo amore per la famiglia e per la vita.

I referti dell’autopsia che dovrebbero accertare le cause della morte potrebbero arrivare nel giro di un mese.

Marisa Baù è nata il 12 maggio 1963 ad Asiago, in provincia di Vicenza, penultima di otto fratelli. Dall’età di 15 anni, rimasta orfana della madre, si era prodigata nel prendersi cura dei fratelli rimasti a casa. Operosa e creativa, dopo due anni di lavoro in fabbrica, ha avviato, assieme a due ex colleghe, un piccolo laboratorio di confezioni.

Ha conosciuto la spiritualità del Movimento dei focolari nel Genfest del 1980, aderendovi con prontezza e generosità. Avvertita la vocazione a consacrarsi a Dio nella comunità dei Focolari, ha lasciato la sua famiglia nel ’91 per andare prima nel focolare di Padova, dove ha concluso gli studi di ragioneria, e, nel ‘92, alla scuola di formazione a Loppiano, mantenendo sempre uno stretto legame con tutti i familiari.

Dopo il periodo di formazione Marisa è rimasta nel Centro di Montet (Broye), in Svizzera, dove ha lavorato nell’atelier di confezioni per bambini, di cui era dal ‘94 responsabile del settore di produzione. Nel 1998, per le sue doti umane e spirituali, le è stato chiesto di prendersi cura delle focolarine in formazione.

Di personalità creativa e tenace, Marisa è stata stimata da tutti per la qualità dei suoi rapporti, il suo senso di responsabilità e il suo altruismo.

Aggiornato all’8 febbraio 2012

BF – UF

Servizio Informazione Focolari – SIF