Cardinale Van Thuân: conclusa la fase diocesana della causa di canonizzazione

Focus
 

5 e 6 luglio 2013

Il 5 luglio 2013 si conclude la fase diocesana della causa di canonizzazione del card. François-Xavier Nguyên Van Thuân. La cerimonia, presieduta dal card. Agostino Vallini, ha luogo alle 11.30 presso la Sala della Conciliazione nel Palazzo Lateranense. Il giorno seguente, alle 16.30, S. Messa di ringraziamento alla chiesa di Santa Maria della Scala, di cui il cardinale era stato titolare e dove ora riposa. Diverse iniziative, promosse dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, vogliono rendere presente la vita e l’opera di questo testimone dell’amore cristiano vissuto anche nelle situazioni più difficili.

Nato il 17 aprile 1928, Van Thuân  proviene da una famiglia cristiana molto provata nella fede. È stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1953 e consacrato vescovo di Nha Trang il 24 giugno 1967. Nominato da Paolo VI arcivescovo coadiutore di Saigon, l’attuale Hochiminville, il 24 aprile 1975, Dopo pochi mesi, il 15 agosto, fu  arrestato e incarcerato.

«Durante la mia lunga tribolazione di nove anni di isolamento, ero tormentato al pensiero di dover abbandonare la diocesi, di lasciar andare in rovina tante opere che avevo avviato per Dio. Sperimentavo come una rivolta in tutto il mio essere. Una notte, dal profondo del cuore una voce mi disse: “Perché ti tormenti così? Tu devi distinguere tra Dio e le opere di Dio. Se Dio vuole che tu abbandoni tutto ciò, fallo subito, e abbi fiducia in lui! Dio farà le cose infinitamente meglio di te. Egli affiderà le sue opere ad altri che sono molto più capaci di te. Tu hai scelto Dio solo, non le sue opere!” Da quel momento una nuova forza ha riempito il mio cuore e mi ha accompagnato per tredici anni. Sentivo la mia debolezza umana, rinnovavo questa scelta di fronte alle situazioni difficili, e la pace non mi è mai mancata.» (Testimoni di speranza, Città Nuova, Roma 2008, pp. 61-62)

Liberato dalla prigione venne a Roma, dove il 24 novembre 1994 fu nominato Vice-presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e il 24 giugno 1998 Presidente dello stesso Pontificio Consiglio, carica che mantenne fino alla sua morte avvenuta il 16 settembre 2002.

Nel concistoro del 21 febbraio 2001 è stato elevato alla dignità cardinalizia.

Nella Quaresima dell’Anno santo il papa Giovanni Paolo II lo invitò a predicare gli esercizi spirituali alla curia romana. Ringraziandolo per le meditazioni, disse: «Testimone egli stesso della Croce nei lunghi anni di carcerazione in Viet Nam, ci ha raccontato frequentemente fatti ed episodi della sua sofferta prigionia, rafforzandoci così nella consolante certezza che, quando tutto crolla attorno a noi e forse anche dentro di noi, Cristo resta l’indefettibile nostro sostegno.» (Discorso di Giovanni Paolo II ai cardinali, agli arcivescovi, ai vescovi e ai prelati che hanno partecipato agli esercizi spirituali, 18 marzo 2000).

Aggiornato il 2 luglio 2013

BF – LH

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