Desculpe-nos, este artigo ainda não está disponível em português. Por uma questão de conveniência para o utilizador, o conteúdo é mostrado abaixo no idioma alternativo. Pode clicar na ligação para alterar o idioma activo.

L’Associazione “Levántate y Anda” e l’AMU, ONG del Movimento dei Focolari, hanno lavorato insieme in un progetto di cooperazione ad Igbariam in Nigeria, per contribuire all’installazione del rifornimento elettrico sotterraneo.

La popolazione del villaggio di Igbariam (40 Km da Onitsha) è composta da circa 8.500 abitanti di etnia Igbo, nella stragrande maggioranza dedita all’agricoltura di sussistenza.

Il villaggio è sprovvisto delle più elementari infrastrutture quali elettricità, telefono, acqua potabile ed è collegato ad una strada statale da una pista di 9 km che durante la stagione delle piogge è praticabile solo da mezzi fuoristrada. Esiste un solo dispensario senza personale specializzato e manca quasi sempre delle più elementari medicine. Per migliorare stabilmente le condizioni di vita della popolazione rurale ed offrire una qualità di vita degna e sostenibile, si è pensato di rendere più efficiente l’utilizzo dell’energia elettrica anche nell’ottica di migliorare la produzione presso i vari laboratori.

Per finanziare il progetto di solidarietà per Igbariam, e in memoria di  Miguel Angel, focolarino di Madrid, vissuto 10 anni in Nigeria, dove è morto in un incidente, il presidente dell’ Associazione, appassionato di fotografia, ha scattato foto del giardino botanico di Madrid, organizzando poi con la moglie la mostra “Le quattro stagioni nel giardino botanico reale di Madrid”. Con le foto è stato realizzato un ‘calendario di solidarietà’ che ha avuto presto una rapida diffusione in tutta la Spagna, coinvolgendo anche altre associazioni e gruppi.
Finora (maggio 2008) sono stai raccolti € 10.000, e l’azione è ancora in corso (€15.800 è il costo totale del progetto).

Così racconta Jesus: “Tanti mesi di lavoro, tanti fatti significativi, nuove persone entrate nei nostri cuori e la gioia di sapere che è stato costruito qualcosa, anche piccola, per cambiare il mondo. A dispetto degli indifferenti e di quelli che pensano che niente possa cambiare, abbiamo visto che tutto cambia nel nostro ambiente se noi cambiamo, ed insieme possiamo far sì che un mondo migliore sia possibile”.

Per informazioni scrivere a: alevantateyanda@yahoo.es

Comments are disabled.