Lucia Franchini (Rinnovamento Italiano) ha illustrato la mozione sottolineando che l’esperienza di Loppiano dimostra la possibilità concreta di coniugare sviluppo e solidarietà, tenendo conto non soltanto del bilancio economico, ma anche della valenza sociale. L’esperienza di Loppiano è un esempio da valorizzare e far conoscere sull’intero territorio regionale.

Franco Banchi (Centro Democratici Uniti) ha evidenziato gli aspetti positivi dell’esperienza di Loppiano, ma la Regione non deve avere un coinvolgimento diretto, perché il compito della politica è di dare degli input propositivi, non di entrare nella gestione diretta dell’attività. L’esperimento di Loppiano dimostra la possibilità di un nuovo rapporto tra economia e solidarietà.

Varis Rossi (Democratici di Sinistra) ha evidenziato il valore di questa esperienza, ha preso l’impegno di approfondire ulteriormente la conoscenza del progetto in Terza Commissione. E’ necessario sostenere vari modelli di sviluppo, aiutando anche coloro che hanno un passo economico più lento, ma un alto valore sociale. E’ necessaria la massima attenzione e cautela per conoscere le potenzialità di un’esperienza notevole come quella portata avanti a Loppiano.

Marco Carraresi (Centro Cristiano Democratico) ha dichiarato di condividere totalmente la mozione che rende giustizia di un Movimento di grande valore, una esperienza quotidiana di vivere il Vangelo in modo concreto. Un modello da imitare nei progetti di cooperazione promossi dalla Giunta regionale.

Anche Giovanni Barbagli (Rifondazione Comunista) e Lorenzo Zirri (Forza Italia) hanno dato il pieno sostegno alla mozione presentata, mentre Pieraldo Ciucchi (Socialisti Democratici Italiani) ha dichiarato il proprio voto di astensione per la troppa enfatizzazione che si vuole dare a questa esperienza ecclesiastica.

Angelo Passaleva, vicepresidente della Giunta regionale ha dichiarato l’adesione alla mozione e all’esperienza di Loppiano che è un nuovo modo di fare impresa con l’attenzione ai valori sociali. E’ un modello sperimentale che si può trasferire anche ad altre situazioni regionali. Nella società globale è sbagliato accettare soltanto la logica del profitto, perché la guerra e la violenza nascono anche dalla mancanza di una giusta distribuzione della ricchezza complessiva.

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