Ott 16, 2013 | Cultura, Focolari nel Mondo, Spiritualità
“Un giorno, tanti anni fa, percorrendo la strada per andare al lavoro, mi resi conto che non ero un imprenditore felice”. Con queste parole è iniziata la testimonianza di Armando Tortelli, imprenditore brasiliano, lo scorso 27 settembre nella sede dell’Ordine degli Avvocati della Città di Paraná. Si è così aperta il 32º incontro di impreditori EdC argentini, proseguito poi nel Centro Mariapoli “El Salvador”. Questo fatto raccontato da Armando costituisce un momento di svolta nella sua vita. Nonostante fosse un imprenditore di successo e avesse una bella famiglia, lui si sentiva insoddisfatto.
Proprio allora, si era nel ’91, arrivò Chiara Lubich a lanciare la sfida dell’Economia di comunione, che Armando accettò con la consapevolezza che questo impegno sarebbe stato affascinante ma non semplice e avrebbe capovolto tutta la sua vita. Oggi, assieme alla moglie Roselí e ai 5 figli, gestiscono 4 aziende. Una di esse distribuisce medicinali. “Ma come si produce una nuova cultura? – si chiedeva Armando -. Con l’esempio. Come fa il Papa. Se un imprenditore vuole generare una nuova cultura deve dare esempio”.
Il Sabato e la domenica hanno girato attorno al tema centrale dell’incontro: “L’economia di comunione come espressione dellacultura del dare”. La Lic. Patricia Santoianni ha esposto un interessante sviluppo antropologico sulla cultura del dare nei popoli indigeni, mettendo in rilievo che soltanto chi dona ha un nome, un volto. Solo chi dona è. E più dona, più è. Ci sono stati anche dei workshop, alcuni in gruppo e altri individuali per riflettere sui passi a seguire per vivere in profondità l’EdC. Un ricco incontro con presenza di credenti e non credenti, come Rogelio, che si è iscritto perché ha saputo dell’incontro leggendo il giornale, di giovani e adulti, di imprenditori, studenti, lavoratori e disoccupati, con ideologie politiche molto diverse. In totale 110 partecipanti venuti da tutta l’Argentina e in 13 dal Paraguay, ma tutti quanti aperti alla più grande realtà latinoamericana. “Terra, terra… cielo, cielo” si poteva leggere nell’invito a questo incontro. Amiamo Colui che è in cielo amando coloro che sono in terra. Questa è la comunione. Quindi arrivederci nel 2014 … o prima … in qualunque posto al mondo dove ci incontri la comunione! (In collaborazione con Carolina Carbonell) (altro…)
Lug 26, 2012 | Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Idealità e azione. Approfondimento culturale. Elementi da sempre presenti nel progetto di Economia di Comunione (EdC), una realtà viva, che ha futuro, perché ci sono loro: “Quando una realtà non ha giovani, non ha niente, perché senza di loro manca l’entusiasmo, la creatività, l’ottimismo, la gratuità. I giovani devono essere i protagonisti”. A parlare è l’economista Luigino Bruni, coordinatore internazionale EdC, tra i docenti intervenuti alla scuola di Recife, l’ultima in ordine di tempo. Le “scuole EdC” si svolgono ormai da anni, nelle varie latitudini, e si moltiplicano: Italia, Francia, Argentina, Brasile, nel 2011 una scuola panafricana in Kenya e prossimamente in Portogallo. Nelle scorse settimane è stata la volta di Cile e Brasile. Sapore di una nuova strada aperta, a Santiago. Entusiasmo del consolidamento di un progetto a Recife. Ma il DNA è lo stesso.
“A scuola conclusa, possiamo immaginare che davvero essa possa aver costituito un punto di partenza per la nascita di aziende Edc in Cile” ha affermato il prof. Benedetto Gui, rappresentante dell’Istituto Universitario Sophia, partner della scuola EdC cilena, la prima nel paese andino. Una scuola fortemente voluta dai decani delle due Università Cilene (Università Cattolica Silva Henriquez di Santiago e De La Santisima Concepcion di Concepcion) che, per rispondere concretamente alle “provocazioni” di Papa Benedetto XVI nella Caritas in Veritate hanno pensato di far conoscere ai propri studenti il modello economico dell’Economia di Comunione. Questi giovani, riuniti dal 5 all’8 luglio, sentivano parlare di EdC per la prima volta. Lo scetticismo iniziale ha ceduto il passo all’adesione al progetto, se così si rivolgono ai ragazzi di Recife: “Vi invitiamo a vivere un’esperienza dove i valori giocano un ruolo importante. Questa economia non è una cosa folle, è una cosa bella che si può vivere, che rompe con gli schemi tradizionali dell’impresa e del consumismo”. E a convincere questi futuri ingegneri commerciali e revisori contabili, più di ogni altra cosa, sono state le testimonianze degli imprenditori, come quella di Bernardo Ramirez, dirigente industriale, e presidente della Società Foco, nata come una cooperativa di risparmio, unica impresa EdC del Cile. E di Bettina Gonzalez, titolare di un’agenzia di viaggio EdC di Buenos Aires. Attingendo alla sua esperienza, ha comunicato un modo di fare impresa decisamente controcorrente: clienti a cui ha suggerito di rinviare un viaggio ad un momento più tranquillo per la loro famiglia; lucrosi pacchetti di visita alle cascate nei fine settimana a cui hanno rinunciato perché hanno saputo che un eccessivo affollamento di turisti nello stesso momento rischia di allontanare la fauna, ecc….
Di “nuova primavera” dell’EdC si parla alla scuola di Recife, dove, fra i 200 partecipanti, dal 12 al 15 luglio, la gran parte sono giovani. E si annunciano novità: la creazione di un gruppo di consulenza gratuita per la pianificazione di nuove aziende EdC; l’apertura di una falegnameria, per formare al lavoro giovani a rischio, che si va ad aggiungere alle 3 imprese EdC già presenti al polo imprenditoriale Ginetta, a Igarassu, nella regione metropolitana di Recife, e altro. Il tema dei ‘poli’ di Economia di Comunione è stato oggetto di studio in uno dei giorni della scuola, così come la lotta alla povertà, alla quale anche l’EdC contribuisce. “Quello che fa la grande differenza tra l’EdC e le altre proposte economiche – spiega uno dei giovani a conclusione – è che l’impenditore si mette allo stesso livello del lavoratore, che è suo fratello. Lui rinuncia a tante cose. È una scelta radicale. Vedo un’orizzonte molto ampio, un lavoro duro davanti, ma per me non è un problema”. Parafrasando Bruni, economia per vocazione. (altro…)
Apr 1, 2011 | Chiara Lubich, Cultura, Focolare Worldwide, Focolari nel Mondo
Il 31 marzo, nella cattedrale di Arequipa (Perú), Mons. Javier del Río,vescovo di Arequipa, ha celebrato la S. Messa per Chiara. Lo stesso giorno, durante la celebrazione dei 50 anni dell’università Cattolica, si è reso omaggio a Chiara attraverso una conferenza sull’Economia di Comunione tenuta da Hugo Marroquin Rivera, che aderisce al progetto.
Il Rettore dell’università ha sostenuto personalmente questo evento, scrivendo ai decani responsabili delle diverse facoltà per invitare attraverso di loro i professori e gli allievi. Anche Mons. Pedro Bustamante, professore di Dottrina Sociale all’università, ha invitato i suoi 200 allievi. La radio e la televisione hanno informato la cittadinanza promuovendo la partecipazione a questo grande evento. (altro…)
Set 14, 2009 | Cultura
Caritas in Veritate
Fraternità e sviluppo economico sono tra i temi centrali della nuova enciclica di Benedetto XVI Caritas in Veritate pubblicata il 7 luglio 2009. Riportiamo su questo argomento un pensiero di Chiara Lubich degli anni ’70, di grande attualità: “Cristiani sottosviluppati ” e il commento all’enciclica del prof. Luigino Bruni, economista, coordinatore internazionale del progetto di Economia di Comunione.
rassegna stampa
intervista di Radio Vaticana al prof. Bruni – RG del 9.7.2009
Economia, un pezzo di vita – intervista di Radio Vaticana al prof. Bruni, 105 live del 8.7.2009, versione integrale
Stefano Zamagni: «L’economia va rifondata a partire dall’utilità sociale» – intervista di Avvenire a Stefano Zamagni, 8.7.2009
Indiana firm can claim a papal thumbs-up from new social encyclical – di John Allen sul Catholic National Reporter, 7.7.2009
Encyclical breaks new ground on social issues, commentators say – By Nancy Frazier O’Brien, Catholic News Service, Jul 08, 2009
Caritas in mercato – di Stefano Zamagni su Il Foglio del 16.07.2009
La “Caritas in veritate” e il mondo del lavoro (II) – L’Arcivescovo Crepaldi presenta l’enciclica al Comitato esecutivo della CISL – 17 settembre 2009 (ZENIT.org)