Movimento dei Focolari
La storia di Estelle, a Man, Costa d’Avorio

La storia di Estelle, a Man, Costa d’Avorio

 20150629-aEstelle è la sorella maggiore di otto fratelli di una famiglia ivoriana che, dopo aver lavorato 3 anni come segretaria in una clinica medica di Abidjan, si trasferisce a Man nel 2006, dove aiuta nella costruzione del centro medico del Movimento dei Focolari, soprattutto nel rapporto con gli sponsor. Finito il progetto, decide di approfondire le sue competenze gestionali. Nel frattempo, dovendo sostenere la sua famiglia per la morte di suo padre, chiede e accede ad una borsa di studio di Fraternità con l’Africa. Così, mentre lavora, si specializza a distanza in “Gestione delle organizzazioni, ong e associazioni non profit” in una università del Burkina Faso. Dopo aver finito i suoi studi, con il supporto del tutor e dell’AMU, va in Burundi per fare uno stage in amministrazione e finanze presso CASOBU, ong che promuove lo sviluppo umano e comunitario attraverso attività e progetti sulla base di valori di condivisione e sviluppo sostenibile. Fraternita con l'Africa“È stata una bella opportunità concreta per me perché era la prima volta che uscivo dalla Costa d’Avorio e ho potuto conoscere altre culture e imparare molto da CASOBU, ad esempio il loro approccio al microcredito. Quando sono rientrata nel mio paese ho deciso di iniziare anch’io a proporre questo modello di microcredito cominciando con persone che conoscevo. Abbiamo già formato 2 gruppi che fino ad oggi sembrano funzionare bene…”, racconta Estelle. Tutto ciò che ha ricevuto ha spinto Estelle ad impegnarsi per Fraternità con l’Africa: “Finiti gli studi, ho pensato che, pur non potendo dare un contributo materiale, potevo mettere il mio tempo libero a disposizione del progetto”, quindi per una parte, lavora nell’amministrazione, finanze e gestione del magazzino del centro medico e, per un’altra redige i rapporti, cura l’amministrazione ed è all’interno della commissione che valuta le candidature e accompagna gli studenti che ricevono le borse di studio, delle quali lei ha molta esperienza, anche perché ne ha beneficiato a sua volta. AMU-NOTIZIE-nIl centro medico di Man è nato nel 2002 durante la guerra civile quando era stato chiuso l’ospedale. Era ospitato in un appartamento di 3 stanze, poi, nel 2008 è stato inaugurato l’attuale CMS (Centro Medico Sociale) con sale di visita, sale per i ricoveri giornalieri, farmacia, laboratorio. Ma oggi l’afflusso di pazienti è tale che si sta costruendo un nuovo Centro, dove saranno aggiunti servizi di diagnostica e con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi sanitari e ridurre la malnutrizione infantile nella zona di Man, così come consolidare l’educazione delle madri nel campo della nutrizione. A Man la situazione sanitaria della popolazione è problematica. Tutto si paga in anticipo e senza possibilità di rimborso. Data la povertà di gran parte della popolazione, le famiglie riescono a sostenere in genere le spese alimentari e quelle scolastiche. Ma se la malattia bussa alla porta, si arriva dal medico solo quando lo stato del paziente è ormai grave. Il nuovo centro medico  potrà curare ogni anno 6 mila pazienti adulti e 3  mila bambini. Cfr. AMU notizie 2/2015 (altro…)

Spagna: fraternità con l’Africa

Spagna: fraternità con l’Africa

«Sembra ieri quando abbiamo iniziato a collaborare con il progetto Fraternità con l’Africa – racconta un gruppo di volontari dei Focolari della Spagna -. Era l’aprile 2009 e per la diffusione del progetto abbiamo organizzato diverse attività nel nostro paese, Aljucer (Murcia), che si sono concluse con una cena di beneficenza. Ora siamo già alla quinta edizione». Il progetto nasce nel 2006 a Budapest: nel corso del Volontarifest, evento internazionale che raccolse migliaia di persone nella capitale ungherese, col motto “La terra è un solo paese. Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino”, si lanciò un progetto che promuove borse di studio per i giovani africani in diversi ambiti, insieme all’idea di fare delle proprie città, posti nei quali “brilli” la cultura della fraternità. Un gruppo di volontari di Aljucer, lì presente, decide di aderire alla proposta. «Ci siamo sentiti chiamati in causa, e nel 2007 abbiamo iniziato a dare forma legale ad un’associazione che ci aiutasse a raggiungere l’obiettivo: Aljucer, un paese che promuova la cultura della fraternità. Molte le attività realizzate da allora, anche con altre associazioni, ma la nostra attività principale continua ad essere il progetto Fraternità con l’Africa». Ogni anno affisioni di manifesti, coinvolgimento degli esercizi commerciali, che spesso collaborano nella diffusione del progetto donando prodotti per il sorteggio alla cena di beneficenza, dalla quale ricavare fondi per le borse di studio. «La cena annuale per il progetto Fraternità con l’Africa è un appuntamento atteso. Si aggiungono sempre nuove persone. Non avevamo mai superato le 90 persone ma questo anno eravamo 125, un numero “importante” per un paese come il nostro, colpito come molti altri dalla crisi». Si spiega il funzionamento del progetto: il numero delle borse di studio assegnate, i fondi raccolti, gli ambiti educativi promossi e le esperienze degli studenti. Alla fine, in un clima di festa, sorteggio dei regali, e conclusione con la collaborazione artistica di alcuni artisti locali. Con una novità: la gradita presenza di Carlos Piñana di Cartagena, chitarrista di “flamenco” e professore del Conservatorio Superiore di Murcia, che insieme a quattro suoi alunni ha dato vita ad un recital di chitarra “flamenca”. «Siamo contenti – continuano i protagonisti della vicenda – perché crediamo che questi eventi siano serviti per promuovere un po’ di più la cultura della fraternità. Cultura che ci fa uguali, che ci fa sentire fratelli, motivo più che sufficiente per lavorare gli uni per gli altri, gli uni con gli altri.» Fonte: www.amu-it.eu Aljucer, un paese che promuove la cultura della fraternità (altro…)