Movimento dei Focolari

Novosibirsk

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Genfest: work in progress

Genfest: work in progress

«Il Genfest avrà come messaggio centrale: l’Unità. Anche per questo è stato scelto il titolo “let’s bridge”», racconta Ark Tabin, 23 anni, filippino. Sarà, infatti, la metafora della costruzione di un ponte, simbolo della ‘costruzione’ di rapporti autentici, il filo conduttore del programma che si svolgerà nella Sportaréna di Budapest (palazzetto che può contenere fino a 12.500 persone) e sui ponti che sovrastano il Danubio, dal 31 agosto al 2 settembre 2012. L’organizzazione dell’evento è già un’esperienza di unità che si fonda sullo sforzo continuo di accoglienza e ascolto dell’altro, che porta al dialogo vero e alla costruzione di rapporti profondi. Una nuova tappa di questa esperienza si svolgerà nei prossimi 11 e 12 febbraio, con una settantina di giovani che si troveranno a Sassone (Roma), per continuare la preparazione del programma della sua 10°edizione. “Ma, anche se lo aspettiamo da tanto, sentiamo che non può restare solo un evento, anche se un grande evento, ma che deve diventare una tappa di un percorso, punto di arrivo e di partenza per la costruzione del Mondo Unito. Oggi c’è bisogno di questa testimonianza di unità, non possiamo tirarci indietro”, ricorda  Thyrseane Tupinambá, 23 anni, brasiliana che lavora nell’organizzazione centrale del Genfest, insieme ad altri giovani e adulti di provenienza molto variegata – Stati Uniti, Ungheria, Argentina, Italia, Brasile… –. Giovani dai 17 anni in su, di più di 40 paesi, hanno già confermato la loro presenza all’evento in Ungheria. Un’anteprima del programma è disponibile nella pagina web www.genfest.org In inglese, portoghese, polacco, italiano e spagnolo potrai trovare la pagina facebook ufficiale del Genfest. Seguici! (altro…)

Genfest: work in progress

Polizia elvetica ormai sicura che il corpo trovato sia quello di Marisa Baù

Manca ancora il riconoscimento ufficiale, ma la polizia elvetica è ormai sicura che il corpo trovato due giorni fa a Cugy sia quello di Marisa Baù. Lo conferma una riunione tenuta oggi dal procuratore incaricato del caso con i famigliari di Marisa e i responsabili del Centro di Montet. Marisa Baù era scomparsa dal Centro del Movimento dei focolari a Montet (Broye), in Svizzera, il 20 dicembre 2011. Le ricerche fatte da allora non avevano prodotto alcun indizio (vedi info). Lunedì 30 gennaio, invece, la polizia ha informato di aver trovato il corpo di una donna in un capannone agricolo, nella vicina località di Cugy, in uno spazio utilizzato per tenere balle di fieno. Il contadino che cura la fattoria riferisce di passare frequentemente da quello spazio, ma soltanto quando ha dovuto spostare parte del fieno si è accorto della presenza del corpo. La polizia, con i familiari, ha valutato l’opportunità di ulteriori accertamenti per verificare le cause del decesso. Ora si procederà all’autopsia e agli esami correlati, che potrebbero protrarsi per alcune settimane. Le indagini saranno chiuse se i risultati escluderanno un coinvolgimento esterno.

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