Focolare Movement
“Keep it up!”

“Keep it up!”

In recent days a group of young people from the Buddhist Rissho Kosei Movement concluded their visit in Italy, for an encounter with youths of the Focolare Movement. This was the third such meeting. A dozen young Japanese spent a week in Italy with meetings for dialogue with other youths from around the world. The program began on the first of May with the traditional Youth Day at Loppiano, a small town of the Focolare Movement near Florence. The contribution of the Japanese delegation greatly enriched the event not only by giving it a religious flavour, but also by engaging the participants in the collection of signatures for the Arms Down Project, launched last November by the Religions for Peace in Costa Rica and by several other youth organizations including Rissho Kosei Kai and Youth for a United World of the Focolare Movement.

Then there was a day-long symposium held at the Mariapolis Centre in Castelgandolfo on the commitment to build peace. The perspectives of the two religions emerged in the light of the experience of the two movements which highlight how compassion and love are such masterful ways to building the value of peace, first in one’s own heart and, then, transmitting it to those around us. The moment in which people shared their life experiences was particularly engaging and touched deep chords in the life of the young people. The experience of a young Christian from Colombia who, trying to preserve forgiveness in her soul for those who had killed her father when she was a girl of eleven, was able to find peace in heart and hold on to her father’s memory without being filled with rancor. Her experience echoed that of a young Buddhist with serious family problems, who told how he understood the importance of family for someone who was at least still lucky enough to have one.

As mentioned, these meetings have been taking place for three years and they are creating an interfaith network of friendship and brotherhood which is both intercultural and international. This is real education for peace which Benedict XVI himself encouraged during the audience which was attended by the youths. “Keep it up!” was his comment to the two leaders of the delegation, who were able to greet him personally. It was precious advice for the future of these initiatives.

“Keep it up!”

[:it]“1000 città per l’Europa”, per l’Europa dei cittadini, per una cultura di giustizia e fraternita’, in risposta alla drammatica situazione mondiale

Intervengono:


Romano Prodi
Presidente della Commissione Europea
Thomas Klestil
Presidente della Repubblica Austriaca
Jos Chabert
Presidente della Camera delle Regioni alla UE
Chiara Lubich
Fondatrice del Movimento dei Focolari

Live internet

E' un avvenimento progettato da tempo. Dopo l'11 settembre rivela una particolare attualità e significato.
La tragedia che ha colpito gli Stati Uniti, ha posto la comunità mondiale di fronte alla necessità di una risposta politica di tipo nuovo. Nell'opinione pubblica mondiale cresce la coscienza di appartenere ad un'unica famiglia umana. L'Europa ha un ruolo importante da giocare nella ricerca di vie e strumenti che possano far crescere una nuova cultura di giustizia sociale e cooperazione su percorsi di pace e di fraternità tra i popoli, uniche vie praticabili nell'attuale drammatica situazione mondiale.

"Ai comuni – ha dichiarato il sindaco van Staa – viene richiesto coraggio, apertura, senso di responsabilità".
I comuni possono contribuire all'unità europea con un processo dal basso: questa prima assemblea dei poteri locali dell'Europa unita mostrerà quanto le amministrazioni locali siano in grado di agire nel "costruire" i cittadini d'Europa, nel contribuire a comporre e ricomporre diversità delle culture e delle religioni, da sempre ricchezza del vecchio continente, nell'aprire sfide di fraternità intrecciando rapporti stretti e diretti con comunità locali dei paesi poveri degli altri continenti.

Il convegno si propone così di "dare un'anima" al processo di integrazione e di allargamento dell'Europa.

Oltre alla presenza del Presidente austriaco Thomas Klestil, spiccano i due interventi centrali: quello del Presidente della Commissione europea Romano Prodi su "le grandi opportunità dell'attuale fase storica dell'Europa" e quello di Chiara Lubich su "la fraternità in politica come chiave dell'unità d'Europa e del mondo".

Hanno confermato la loro adesione sindaci da tutta Europa, dall'Atlantico agli Urali, spalancando i confini dell'Europa unita. Significativa, in questa proiezione al futuro, la partecipazione anche di oltre 200 giovani, studenti in scienze politiche o comunque attenti al futuro politico del continente.
Sindaci e giovani lavoreranno insieme in quattro gruppi tematici di lavoro, finalizzati alla redazione di un "appello per l’unità europea" rivolto ai governi dei paesi rappresentati, per una autentica "Europa – comunità di popoli".

Il Consiglio Europeo, tenutosi a Nizza nel dicembre scorso, aveva chiesto alle istituzioni europee, governi e parlamenti nazionali, di aprire sull'Europa un dibattito ampio ed aperto per una vasta sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
Il Convegno di Innsbruck sarà una tappa importante e forse unica per la sua rilevanza in questo progetto: il documento finale sarà consegnato nelle mani del presidente della commissione che sta preparando il prossimo appuntamento del Consiglio, fissato per dicembre a Laeken, in Belgio.

Le premesse ci sono tutte, come lascia presagire la dichiarazione del Presidente Prodi: "Il convegno costituirà un significativo momento, indispensabile per aiutare a creare un Europa in cui tutti i cittadini si sentano protagonisti".
Chiara Lubich, da parte sua, ha affermato: "L’unità d’Europa: un ideale, un impegno, quello di dare al nostro continente un supplemento d’anima che rinnovi i suoi cittadini e le sue grandi o piccole istituzioni".

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