“Let’s bridge”: per lanciare ponti e tessere rapporti con gli altri

Focus
 

9 agosto 2012

Moltissime nel mondo le concretizzazioni con cui  i giovani cercano di superare le barriere che dividono. A Budapest ne saranno illustrate alcune

Il Genfest sarà anche momento di scambio tra i 12.000 presenti sulle esperienze concrete che i giovani in tutto il mondo realizzano da anni, su economia, arte, problemi sociali, dialogo interculturale.

Vivere per la fraternità universale si traduce in scelte quotidiane, fatti concreti nel rapporto con gli altri, vissuti alla luce della “Regola d’oro”. Ne parleranno sul palco di Budapest i giovani protagonisti, da quelli del Cairo a quelli della Terra Santa, da una thailandese buddista a un gruppo burundese. Si avvicenderanno esperienze personali ad azioni che li vedono impegnati in emergenze umanitarie, causate da catastrofi, calamità naturali o da conflitti, o ad affrontare la sfida della diversità di religione e di riferimento culturale, con un dialogo a tutto campo.

Il progetto United World Project, che verrà lanciato nella sua prima fase proprio a Budapest, ha lo scopo di mettere in evidenza e promuovere la fraternità messa in atto da singoli, gruppi, nazioni. Darà vita anche ad un Osservatorio internazionale permanente, riconosciuto dall’ONU.

Comunicato stampa n°5

Scheda: Glossario

Aggiornato al 9 agosto 2012

UF

Servizio Informazione Focolari – SIF

 

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