Genfest 2012: DAY 2 – mattina

1 settembre 2012

Notte di pioggia a Budapest. La mattina nuvolosa e fresca porta subito il pensiero alla marcia e al flashmob previsti per la sera, in pieno centro città. Ma per i 12.000 quel momento è ancora lontano.

Ore 10:30. Al palazzetto inizia il programma. Gli interventi, le musiche, le coreografie, in una varietà di suoni, colori e movimenti, percorrono la metafora della costruzione di un ponte. Quel “Let’s bridge”, tante volte scambiato come saluto, acquista una profondità diversa.

 

Fa’ i tuoi calcoli è il primo passo. Ci sono i conflitti, come racconta Bassem dell’Egitto sull’esperienza fatta in seguito agli eventi di Piazza Tahrir. C’è l’esclusione sociale, messa in rilievo dall’esperienza vissuta da Plinio in Brasile. C’è contesto di violenza che chiama vendetta… o possibili scelte per lasciarsi andare. Bisogna pensarci bene prima di decidersi ad un impegno nell’andare incontro alle situazioni problematiche di oggi.

Sporcarsi le mani, scavare nel fango è il passo successivo. Lo possono dire letteralmente i giovani della Thailandia quando raccontano l’esperienza fatta nell’aiuto agli alluvionati del proprio Paese. Lì il messaggio è quello dell’impegno in prima persona nell’andare incontro alle situazioni di necessità, dove spesso si gioca anche il futuro dell’altro. Lo raccontano poi in modo diverso le esperienze vissute da Ricardo (Cile), dal vivo, e dei giovani dell’Indonesia e della Svezia in collegamento video.

Piantare i pilastri. A questo punto si parla delle fondamenta. È il momento di rivivere l’esperienza di Chiara Lubich, attraverso un monologo teatrale e la sintesi di un suo intervento all’ONU. Il messaggio è chiaro: la scelta di Dio, che è Amore e che porta all’amore. A lui e al prossimo. La Regola d’oro espressa dalle Scritture cristiane dice: “fa agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. Ma, seppur con sfumature diverse, lo dicono anche i testi sacri delle altre grandi Religioni. Lo confermano le esperienze fatte dai giovani dell’India, cristiani ma anche indù, dai due giovani sposi della Svizzera, e non ultima la storia di Nacho, giovane argentino che decide di lasciare una promettente carriera come calciatore per scegliere di vivere a tempo pieno per gli altri. Scelte coraggiose, spesso controcorrente, sempre portatici di pienezza di vita.

La mattinata si conclude con il Time out, un momento di silenzio e di preghiera per la pace. La metafora della costruzione del ponte continua dopo il pranzo.

Aggiornato al 1 settembre 2012
BF
Servizio Informazione Focolari – SIF

Let’s bridge! L’ora X per il Genfest 2012

31 agosto 2012

Inizia a Budapest, “città dei ponti”, teatro e cornice ideale dell’evento

12.000 a Budapest e migliaia in collegamento con quanti nei loro Paesi seguiranno l’evento grazie a una diretta televisiva satellitare mondiale, ripresa da 4 televisioni nazionali e regionali, una diretta streaming in 8 lingue (http://www.genfest.org/live), una web TV, 7 canali ufficiali di Facebook in 7 lingue e altri social network.

Il Genfest in numeri – 104 le nazioni rappresentate: quasi 8500 dall’Europa (3700 dell’Europa Orientale), 850 dall’Asia, 1300 dalle Americhe, un centinaio dall’Africa e un piccolo gruppo anche dall’Oceania; 250 dal Medio Oriente. Due terzi sono cristiani di diverse chiese, circa cento sono i giovani che appartengono ad altre religioni, consistente il numero di quanti provengono da altre culture. Il Genfest è tradotto in 27 lingue.

Comunicato stampa n.7

SportAréna, ore 15:00. Il grigio deck esterno del palazzetto diventa multicolore con l’arrivo dei partecipanti al Genfest. L’accoglienza è fatta dai giovani dei Paesi dell’Europa Orientale, questa volta “padroni di casa” e fieri delle proprie tradizioni di ospitalità. Infatti, per la prima volta dal suo inizio, nel 1973, il Genfest lascia l’Italia e approda a Budapest.

Sul piazzale gruppi di giovani con bandiere dei propri Paesi passano di stand in stand, ciascuno rappresentativo di un Paese di questa parte del mondo dove ci troviamo. Ci sono anche alcuni spazi di espressione artistica.

Alle 19:30, puntuale, inizia il programma all’interno della SportAréna. Saluto iniziale dei tre presentatori, discorso di accoglienza del sindaco di Budapest István Tarlós, saluto della presidente della Conferenza Generale dell’UNESCO, Katalin Bogyay, lettura del saluto di Benedetto XVI trasmesso attraverso la lettera del cardinale Tarcisio Bertone. Poi il concerto. Sono 22 le canzoni scelte tra le molte composte dai partecipanti in tutto il mondo e inviate lungo i mesi scorsi. Ogni tanto un DJ sul palco secondario ripropone in veste remix brani storici dei Genfest precedenti.

Sono giovani quelli presenti all’Aréna, ballano, cantano, vibrano in sintonia col clima che si crea. Un clima di gioia, partecipata da tutti. All’Aréna di Budapest, tutti sono attori.

Ma anche nel resto del mondo la partecipazione non è da meno: si annuncia dal palcoscenico che più di 400.000 persone seguono questa serata attraverso la diretta internet streaming e le reti sociali.

Aggiornato al 31 agosto 2012
UF – BF
Servizio Informazione Focolari – SIF

Genfest 2012 “Let’s bridge”: tutti protagonisti!

23 agosto 2012

 

Una rete di migliaia di giovani all’appuntamento. Diretta televisiva. Internet live streaming. Traffico sulle reti sociali in crescita


I giovani dei Focolari stanno lavorando da più di un anno su tutti i dettagli di questo evento, insieme agli adulti del Movimento, in una comunione di idee ed esperienze professionali che hanno dato vita al programma del Genfest.

Il Genfest 2012 “Let’s bridge” ha come tema la costruzione di ponti di fraternità. Il programma seguirà la metafora della costruzione di un ponte: scavare nel fango, piantare i pilastri, realizzare il ponte, camminare sul ponte. Ogni fase sarà illustrata con coreografie, canzoni e testimonianze sulla fraternità vissuta nel quotidiano.

Molto attese le parole di Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari e il lancio del United World Project.

Sono 3.000 i volontari coinvolti e 600 tra attori, tecnici e staff.

L’ultimo Genfest si è realizzato nel 2000 e quest’anno – decima edizione – sarà la prima dopo la scomparsa di Chiara Lubich, che sarà ricordata durante il Genfest con stralci video e brani artistici.

Comunicato stampa n°6: “Tutti protagonisti!

Programma

Scheda tecnica

Per comunicati stampa anteriori:

Comunicato stampa n°5 (9.08.2012): “Cosa significa lanciare ponti e tessere rapporti con gli altri.  Per superare barriere che dividono”

Comunicato stampa n°4 (17.07.2012): “Genfest e United World Project

Comunicato stampa n°3 (22.06.2012): “Giugno 2012, prende forma il Genfest

Comunicato stampa n°2 (1.05.2012): “Al Meeting di Loppiano (FI) è partito l’anno del Genfest mondiale

Comunicato stampa n°1 (24.04.2012): “Al via l’anno del Genfest -1° maggio 2012 – 1° maggio 2013 – Let’s bridge

Per più informazione:

Sito Ufficiale del Genfest www.genfest.org

Genfest Press: Area per la Stampa: www.genfest.org/pressindex

Aggiornato al 23 agosto 2012
UF
Servizio Informazione Focolari – SIF

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