A scuola di reciprocità e dialogo

 
Abbiamo così maturato la decisione di venire alla Scuola Loreto con Isabel (3 anni), per imparare a dare le giuste priorità e crescere come persone e genitori.

IMG-20160310-WA0006Anche quest’anno alla Scuola Loreto sono arrivate alcune famiglie per un’esperienza unica nel mondo, dove l’internazionalità favorisce l’apertura e l’osmosi fra le varie culture e la ricerca del dialogo e della reciprocità è tensione quotidiana.

Ve ne presentiamo una delle tante che si è messa in gioco.

Fiorella
A formare la nostra famiglia siamo, per ora, Fiorella (34), Alberto (37), Isabel (2): sposati da quasi 3 anni, residenti in una cittadina delle Marche ma un po’ per natura, anche cittadini del mondo per le varie esperienze che entrambi abbiamo vissuto in diversi paesi.

Un vero atto d’amore, ricevuto in prima persona, è stato uno dei primi passi che ha avvicinato me, Fiorella, al Movimento. E questo, a cascata, ha poi appassionato e coinvolto la coppia, sviluppando un forte desiderio di approfondire l’Ideale e viverci un’esperienza formativa di famiglia sotto questa Luce e Carisma.

Nel 2005 ero a Leeds, Nord Inghilterra, per un’esperienza di lavoro. Un po’ spaesata nei primi mesi, tra ostacoli di lingua e socializzazione, decido di andare in una parrocchia che avevo sentito dire fosse la più vivace ed interculturale…e lì una domenica vivo 3 grandi doni: la gioia di conoscere le Focolarine, impegnate in tantissime attività, la possibilità di leggere alcuni scritti di Chiara (tra cui le mia prima Parola di Vita ed “Here and Now”, un libretto che mi entrò dentro!), l’incontro con un’altra ragazza, che non faceva parte del Focolare ma che, con un passato da Gen e un grande imprinting di unità e amore reciproco, mi ha trasmesso molto su questo Vangelo davvero vissuto e sull’Ideale. Anche lei temporaneamente a Leeds, percependomi un po’ sola e sconsolata, non ha esitato neanche un attimo ad invitarmi a vivere a casa sua il resto dei mesi che mi restavano in quella terra. Io, di fronte a tanta accoglienza, tra stupore e gratitudine, accettai e da quella convivenza iniziarono una forte unione, amicizia, sostegno reciproco che non si sono più interrotti.

Da quell’esperienza, in me è sempre rimasto un grande interesse a conoscere più in dettaglio il Movimento, che considero una tra le realtà più concrete e aperte alle sfide che oggi la Chiesa deve affrontare per seminare qualcosa di davvero efficace in un mondo sempre più diviso; tuttavia, per vari anni, molto impegnata nel lavoro, non ero più riuscita a dedicarvi tempo ed energia come avrei voluto. Finché, 3 anni fa, riprendo a studiare e, attraverso una seconda laurea in Economia, colgo l’occasione per approfondire una delle leve operative dell’Opera che da sempre più mi interessa: ho terminato infatti con una tesi sull’Economia del Bene Comune, analizzando alcuni casi che oggi mettono in pratica, tra gioia e fatica, il messaggio lanciato da Chiara in Brasile nel ’91.

Alberto.
Da qui il tutto prende forza e si converte in una cosa di famiglia: contagiando intensamente anche me, Alberto, 37 anni, originario di Cordoba, Argentina, e in Italia ormai da 5 anni per il nostro progetto familiare, sono stato proprio io ad iniziare a pensare alla Scuola Loreto, per rispondere al nostro forte desiderio di viverci insieme l’Ideale attraverso questa scuola di formazione, per approfondire e maturare in tante cose, sotto il punto di vista personale, di coppia e di famiglia.

In me, Alberto, la conoscenza dunque è nata attraverso mia moglie, ma da quando mi sono avvicinato al Movimento mi ha davvero colpito e mi sto rendendo conto di quanto sia intenso, concreto e capillare il progetto dell’Opera; sto riscoprendo poi, sotto una nuova Luce, la mia fede e spiritualità. Io vengo da un’educazione gesuita, e con genitori cattolici ed uno zio sacerdote (carismatico e famoso per i suoi tanti libri, ma di quelli un po’ rivoluzionari!). Ma finora, pur essendo una città con un grande fermento religioso non ho trovato strade per vivere il vangelo e forse avevo bisogno di esempi più concreti per rafforzare questo aspetto e qui a Loppiano, sento pace, forza e serenità per vivere al meglio questa dimensione con me stesso ed i fratelli, e maturare nei concetti di “Dio amore, Gesù in mezzo, Gesù abbandonato”.

Nel nostro territorio facciamo parte di Famiglie Nuove: prima di arrivare qui, abbiamo partecipato ad alcuni incontri locali con le altre famiglie delle Marche, potendo confrontarci e condividere molto. Ed è stato poi attraverso la famiglia responsabile di zonetta che abbiamo indirizzato ufficialmente la nostra richiesta per esser qui ora, una gran bella famiglia che secondo noi incarna forte lo spirito dell’Ideale, sia verso l’esterno che al loro interno (il rapporto con i loro 3 figli, stupendo ed esemplare, è quello che ci ha più colpito e che vorremmo poter attuare anche con la nostra piccola Isabel e con eventuali figli futuri).

Alcuni incontri per coppie e famiglie con qualche difficoltà, organizzati sempre da Famiglie Nuove, ci hanno inoltre entusiasmato sia per la profondità di contenuti che per gli strumenti operativi utilizzati e questo ci ha accresciuto ancor più il desiderio di poter approfondire alcuni insegnamenti secondo quest’ottica.

Dopo aver vissuto brevi momenti qui a Loppiano, sia lo scorso dicembre che quest’estate per un mese, anche grazie all’incontro costruttivo con altre famiglie che già vivevano la cittadella e la Scuola, abbiamo maturato la decisione comune e consapevole di viverci appieno quest’esperienza della Scuola Loreto, “sospendendo” per quasi un anno la nostra routine e focalizzandoci sui tanti aspetti che verranno fuori dalle lezioni e dalla vita stessa in questa comunità interculturale: nonostante lo sforzo economico, riteniamo questo momento formativo della vita prezioso per crescere come individuo, come marito e moglie, come genitore, come essere sociale in generale, per imparare a dare le giuste priorità, per gettare un seme eterno per nostra figlia.

In uno dei recenti incontri di questo primo periodo, tutti e 2, quasi a confermarcelo, abbiamo pescato “a caso” questa frase di Chiara Lubich: “Tu sei stata con me abbagliata dalla Luminosità di un Ideale che tutto supera, tutto riassume, dall’infinito Amore di Dio. E’ Lui, Lui, il mio e tuo Dio, che ha stabilito fra noi un comune legame forte più della morte”.

Ecco, nonostante tempi e modi diversi con cui siamo venuti a contatto con il Movimento, entrambi crediamo fortemente alla luminosità di questo Ideale e alla forza dell’Amore di Dio, che non solo ci sosterrà sempre di fronte alle criticità terrene ma che va anche al di là della morte. E con questo, dentro, vogliamo continuare nel nostro cammino di famiglia.

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