Campagna Uno di noi – L’Unitalsi: “Affermiamo il valore della vita

 

Fonte www.agensir.it

Con oltre 100mila soci, centinaia di treni e aerei che ogni anno muovono verso Lourdes e altri santuari mariani, l’Unitalsi è una delle più significative realtà dell’associazionismo cattolico. “Ci occupiamo di malati e di disabili”, spiega il presidente Salvatore Pagliuca, “e quindi comprendiamo bene il valore della vita, fin dall’embrione”. Le iniziative per la raccolta firme nelle centinaia di sedi in tutta Italia

Luigi Crimella
Malati, disabili, persone che hanno bisogno di tutto per potersi muovere in qualche modo, eppure liete, addirittura “felici” quando si mettono in viaggio per Lourdes o Loreto o altri santuari mariani: questa è l’immagine tipica dell’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali). Con i suoi 110 anni di vita, è uno degli organismi più significativi del panorama associativo cattolico del nostro Paese. L’Unitalsi si è subito “schierata” a favore della campagna raccolta firme per la tutela dell’embrione umano e il suo presidente, Salvatore Pagliuca, fa parte del Comitato promotore. Il Sir lo ha intervistato.

Ci descrive la vostra realtà?

“I soci Unitalsi sono circa 100mila, divisi in venti sezioni regionali e 283 sottosezioni diocesane. All’interno di ogni sottosezione si trovano i gruppi parrocchiali, circa un migliaio su tutto il territorio nazionale. Siamo una realtà molto articolata, presente capillarmente in tutto il paese”.

In cosa consiste la vostra attività?

“Tradizionalmente le nostre iniziative prendono il via con il Lunedì in Albis, quest’anno con il 1° aprile, e durano fino ad ottobre. Il grosso delle proposte consiste in pellegrinaggi di ammalati e volontari a Lourdes, con circa 110 treni annuali e una novantina di aerei, oltre a centinaia di pellegrinaggi con i pullman. Organizziamo anche pellegrinaggi in Terrasanta, a Fatima, Loreto e Banneux. In media a Lourdes trasportiamo 60mila persone l’anno, di cui circa 12mila malati, 30mila che costituiscono il personale ausiliario tra dame, barellieri, infermieri, medici, volontari, cappellani, e la parte restante sono i pellegrini che si uniscono a noi per esperienze che sono sempre molto toccanti”.

Perché lei chiederà a tutta l’Unitalsi di mobilitarsi per sensibilizzare gli aderenti, gli amici, i sostenitori a raccogliere le firme per “Uno di Noi”?

“Anzitutto c’è un motivo di fondo e cioè che proprio nell’Unitalsi ci occupiamo di malati e disabili e quindi comprendiamo bene il valore della vita. Così la raccolta delle firme rappresenta una preziosa occasione per ribadire con partecipata convinzione il nostro impegno di coerenza per tutelare i valori della vita in tutte le sue forme. La nostra storia ci insegna che la sofferenza e la malattia rappresentano condizioni possibili dell’esistenza per tutti, e come tali vanno accolte e rispettate, fin dalla fase iniziale della vita stessa, cioè dall’embrione. Se dovessi trarre una sintesi di queste motivazioni, direi che è necessario che il concetto di vita sia costantemente in sintonia con la tutela e la dignità di ogni uomo”.

Come vi state organizzando concretamente per la raccolta?

“Per Lourdes abbiamo pensato a due modalità: la prima consiste nella raccolta di firme durante il viaggio in treno. La seconda è quella di allestire postazioni presso le nostre strutture a Lourdes, dove tra l’altro sarà anche possibile avvicinare i pellegrini che vi giungono o indipendentemente o legati ad altri organismi. Nelle nostre sezioni locali, invece, stiamo predisponendo la presenza di alcuni volontari che possono fare da supporto a una raccolta firme la più ampia possibile. Punteremo anche su singoli eventi come il raduno nazionale dei giovani di tutte le nostre sottosezioni a Civitavecchia, nei giorni 17-19 maggio, su invito del vescovo monsignor Luigi Marrucci, che è il nostro assistente nazionale. Durante quest’anno, tra l’altro, avremo altri incontri di rilievo, perché per noi è il 110 anno dalla fondazione”.

Quali sono i programmi di questo 110° anniversario?

“Il 29 giugno terremo uno spettacolo celebrativo a Roma, a Castel Sant’Angelo, che verrà poi trasmesso in differita su RaiUno. Credo che troveremo il modo di ricordare l’impegno per ‘Uno di Noi’. A inizio luglio faremo il grande raduno europeo dei ‘Bambini di Pace’, quest’anno a Barcellona. E’ una iniziativa che data da una decina di anni e comprende vari momenti ‘forti’ rivolti ai bambini disabili e non, tutti all’insegna dei valori della vita e della pace. Negli anni scorsi ci siamo incontrati in Terrasanta, Parigi, Roma, Lourdes e altre località. A fine settembre, poi, terremo il nostro tradizionale pellegrinaggio a Lourdes con circa 15mila persone. Per l’occasione ho invitato il presidente del Comitato ‘Uno di Noi’ Carlo Casini. Tra l’altro a Lourdes ne parleremo presso la ‘Città dei Progetti’ che ogni anno allestiamo presentando alcuni progetti realizzati o da realizzare”.

Prevedete altre iniziative?

“Punteremo anche sulla rivista associativa, con oltre 100mila abbonati, oltre che sul sito ufficiale e sui social network quali Twitter e Facebook. Bisogna tenere conto che ogni sezione ha il suo sito e quindi gli utenti sono potenzialmente molto numerosi”.